31 Agosto 2012

Tartellette in due versioni con ganache al cioccolato fondente: perchè l’alternativa c’è sempre….

By Aria

Oggi è trascorso  esattamente un anno da quel giorno
E’ stato un anno durissimo, ma io lo sono stata più di lui.
Quel pomeriggio mi è sembrato che il mondo mi cadesse ancora una volta addosso…di avere problemi con la frutta, quello l’avevo capito fin da piccola, di essere a rischio con praticamente tutti i vegetali, quello mi ha davvero pugnalata al cuore.

Pensavo al mio blog, alla mia passione per cucinare, mangiare e stare a tavola con gli altri…credevo che tutto questo sarebbe stato impossibile da quell’istante per me…e invece le mie ricette si sono moltiplicate, così come la voglia di stare in cucina e cercare per me e per chi come me soffre di quest’allergia soluzioni alternative…

Certo, quel pomeriggio ho pianto tanto. Così come i giorni seguenti, quando ho cercato su internet e mi sono documentata, scoprendo che davvero la mia allergia era tra le più pericolose, poichè così vasta, poichè potrebbe portare a shock anafilattico, perchè così diversa sintomatologicamente (si potrà dire???) parlando da persona a persona…e anche perchè si modifica nel tempo.
Ricordo perfettamente lo stupore quando l’allergologo me ne ha parlato. Ricordo la mia telefonata disperata a mio marito, ad Alan, a Elisa. Ricordo quando leggevo basita e sconvolta le esperienze di tante persone che ne parlavano in un gruppo facebook, diventato poi per me fonte di amicizie e preziosi consigli…
Ricordo che non sono riuscita più a mangiare per giorni.
Ricordo le decine di visite da diversi allergologi per sentire pareri differenti, il viaggio a Roma verso l’Idi con il mio caro nonno materno, ricordo la visita a Prato che ho affrontato con Elisa e infine quella in cui mi è stata consegnata l’adrenalina da portare ogni giorno con me. Bizzarro come il destino abbia voluto che quell’adrenalina mi sia stata consegnata da un farmacista d’eccezione, Marco, una persona che era stata così importante nella mia vita e che non vedevo da anni. Una persona che incontro sempre nei momenti più cruciali della mia esistenza.
Surreale: di giorno facevo la spesa e per la prima volta mi sentivo un’estranea nel supermercato, un’aliena che leggeva ogni etichetta e scopriva che tutto (o quasi) mi era proibito. La notte sognavo di entrare nei supermercati e mangiarmi vasetti di nutella, marmellata, pacchi di biscotti….
Ricordo gli attacchi di panico. Sì, erano tornati. Ne avevo già sofferto in passato e così, com’erano venuti, se n’erano andati quando avevo conosciuto Diego. Ma ora tornavano anche se accanto a lui. Mi svegliavo di notte tremante, sudata fradicia in pieno inverno, avevo spesso la febbre e avevo un’immensa paura. Sono dimagrita, mi sono indebolita e mi sono ammalata in continuazione, quando ero sola non osavo toccare nemmeno un bicchiere di latte…e in tutto questo ho perso una grande amicizia perchè in quel momento non ho avuto, forse, la forza di stare vicino a chi aveva bisogno di me. Anche io avevo bisogno di me.
Capite bene, non era solo una questione di cibo…era la nuova prova che dovevo affrontare, la paura che dovevo superare, la difficoltà di gestire un eventuale pericolo che poteva presentarsi a me ogni giorno, in ogni momento….
Una sera, per farvi ridere, ho chiamato persino l’ambulanza. C’era poco da ridere in realtà, stavo proprio male. Ho conosciuto in quel momento una Dottoressa umana e gentile, oltre che competente, una persona nobile che non ha riso delle mie paure ma che però, alla mia frase :
“L’allergia mi ha spaventata così tanto…non so più cosa mangiare” rispose
“Beh, guardandoti non mi sembra proprio che il cibo sia uno dei tuoi interessi principali”
Avrei voluto dirle “Ma sono una foodblogger….”
L’ha capito più avanti, quando mi ha dato l’amicizia su facebook ;D 
Ancora una volta Diego mi è stato accanto pazientemente, assecondando le mie paure e il mio bisogno di affrontarle lentamente, con rispetto…e un giorno mi ha chiesto: 
Perfavore, non distruggerti…anche Anais e Gioele si sono accorti che stai male. Adesso pensa a te stessa e cerca di ritrovare il sorriso guardando il loro
Quelle parole mi hanno risvegliata. In effetti Anais non faceva altro che chiedermi se ero allergica a questo o a quello, se doveva lavarsi le mani prima di toccarmi, se lei poteva o meno assaggiare qualcosa…aveva solo 3 anni…non era giusto farglielo pesare così. E forse non era giusto che questa cosa pesasse così tanto anche a me stessa. In fin dei conti, fino al giorno prima avevo vissuto 32 anni ignorando questa cosa, eppure avevoo vissuto, e decisamente meglio.

Allora ho deciso che era arrivato il momento di reagire.

Non mi piace fare paragoni con gli altri e dire ” Si, c’è di peggio…si, ma io ho avuto altre fortune”, così come non mi piace fare la vittima e dire “capitano tutte a me”…
mi piace piuttosto pensare, nei miei momenti di maggiore lucidità, 
che c’è sempre un’alternativa, e a volte si rivela la strada migliore.
Quante cose ho imparato a farmi in casa, scoprendo che sono più buone, più sane, forse meno comode pratiche e veloci…ma…come al solito basta sapersi organizzare!
Ho scoperto il lievito madre (grazie Gaia!) , ho scoperto modi alternativi di preparare le cose (Grazie Araba e grazie Fede per la finta sfoglia!!!),
ho scoperto… 
che ho una grande forza dentro.
Da quel 31 Agosto 2011 la strada è stata faticosamente in salita e piena di ostacoli. Non da ultimo, il terremoto del 20 Maggio, che però ha paradossalmente cambiato la percezione delle mie priorità, distraendomi da tante cose, costringendomi a concentrare la mia attenzione su altri problemi, anche fuori da me stessa….
e così oggi posso dire che voglio quasi festeggiare.
Perchè oggi non voglio versare una lacrima per questo, anzi, voglio fare molti sorrisi. Ho così tanti casini in testa che “anche le mie ansie hanno l’ansia” però la mia ansia è carburante per un cuore che vuole sempre cercare una soluzione. Una soluzione che spesso non c’è. Ma l’alternativa, quella sì, esiste sempre. 
E a volte si rivela un regalo.


Io ho imparato a cucinare in due versioni. Per gli altri e per me.
E ho scoperto che  la diversità è un valore, e questo vale per tutto.
Anche se è difficile accettarlo.
Quindi oggi tartellette ai frutti rossi e cioccolato per voi…con banana, caramello e cioccolato per me. 
Ah, volete assaggiare anche le mie? Beh, sì, lo meritate…per avermi sopportato, supportato, e per aver creduto anche nei miei contest…: Trasforma la tua ricetta per me e Goliosità
Ingredienti
200 gr di farina di kamut Molino Rossetto (ma va bene anche di grano)
2 tuorli
100 gr burro
70 gr zucchero a velo
250 gr di panna fresca
200 gr di cioccolato fondente
100 gr di zucchero semolato
sale rosa dell’himalaya, un pizzico
1 banana
qualche rametto di ribes
Fiordifrutta Rigoni d’Asiago Ribes Rosso
Mescolate il burro alla farina e allo zucchero a velo creando delle briciole, poi unite i tuorli e impastate creando un panetto che lascerete riposare in frigorifero per un’oretta.
Stendete quindi la pasta abbastanza sottile e foderate degli stampi da tartelletta (io ho usato questo stampo Pavoni) bucherellando la pasta con la forchetta e lasciando cuocere fino a leggera doratura alla temperatura di 170°
Lasciate raffreddare completamente e sformate le mini tartllette.

Preparate la ganache portando quasi a bollore 200 gr di panna fresca da montare, aggiungete 200 gr di cioccolato fondente e una noce di burro.
Mescolate fino a che non otterrete una crema molto liscia.
Preparate il caramello facendo appunto caramellare 100 gr di zucchero semolato, una volta che è dorato ai aggiungere 50 gr di panna fresca scaldata, gradualmente, mescolando lentamente e andando piano sia per non creare grumi, sia per non scottarvi nel caso schizzi! Ora unite il pizzico di sale.
Ve ne avanzerà…ma sono certa che non lo butterete!
A questo punto andrete ad assemblare le tartellette:
Un velo di marmellata di Ribes rosso Rigoni d’Asiago, ganache fondente e chicchi di ribes per le prime, caramello salato, fettina di banana e cioccolato per la seconda versione.
Voi quale preferite?????

Dedico queste tartellette a Caterina, una ragazza che mi è stata molto vicina quest’anno…una persona davvero speciale…


e a Costanza, Barbara ed Elena…che anche se ho conosciuto solamente nel web per via dell’allergia, mi hanno reso più forte e meno disperata anche grazie ai loro consigli o al semplice confronto con chi vive le stesse cose, grazie!