25 Ottobre 2012

Pain au chocolat con burro salato Fattorie Fiandino

By Aria

Premetto che da Domenica ho la febbre, soprattutto di notte, come adesso mentre sto scrivendo e un freddo allucinante non mi fa dormire insieme al male alle ossa. Santo paracetamolo si, …ma dopo 4 giorni la debolezza e l’avvilimento iniziano a farsi sentire, anche perchè, proprio come ora, non riesco a riposare di notte.

Dopo i primi due giorni ko a letto, nei quali i miei nonni sono venuti ad aiutarmi nella gestione di due piccoli malati a loro volta, il terzo giorno…una mamma ancora a casa malata con due bimbi quasi guariti al seguito… non  ha tante alternative… di certo non può starsene tutto il giorno spaparanzata sul divano come a volte vorrebbe! 

A dire il vero, tra qualche disegno e qualche cartone animato, un pò di divano ce l’ho fatta a farlo, ma dopo un pò la televisione mi spaccava la testa già dolorante di suo e quindi…ho radunato i miei due piccoli aiutanti con me e mi sono data alla pasta sfoglia: alla fine è più semplice di quanto si creda, non si sporca poi molto, non servono ingredienti che, normalmente, uno si accorge di non avere in casa all’ultimo momento e tra una piega e l’altra si può fare un pò di divano e…..ascoltare attentamente i due piccoli in questione che mi dicono parole che mi lasciano sbigottita.

Partendo con ordine…Anais, mentre i primi giorni dormivo in preda alla febbre nel mio letto, non si staccava da me e stava sveglia a guardarmi. Quando, ogni tanto aprivo l’occhio a pesce lesso, me la trovavo accanto sorridente che mi diceva:
Come vorrei fosse sempre così mamma…non ti preoccupare ci sto io qui con te…voglio stare per sempre piccola per starti sempre attaccata…


Beh, amore mio, mi rendo conto che non trascorriamo tanto tempo assieme, e che quello che trascorriamo spesso non è funzionale a farci le coccolette, come tu vorresti…certo, non ho intenzione di essere sempre malata, ma forse di capire meglio il senso di queste tue parole quello sì!

Anche Gioele non ha voluto essere meno affettuoso, e si è prodigato a dirmi che
mi “vuole un bene grande come una trebbia!”
Grande per un il suo piccolo punto di vista, neh? e anche originale, se vogliamo…

Inoltre Anais mi ha portato un foglio con su scritto il suo nome in stampatello, io certo non le ho insegnato a farlo…all’asilo neanche, anche perchè è più il tempo che sta a casa rispetto a quello in cui va..si, insomma, io sono rimasta sbigottita chiedendole chi glielo aveva insegnato e credendo di avere le allucinazioni da febbre e mi sono sentita rispondere:

Ho imparato da sola, mamma, guardando com’è scritto….

Eh, no, non è un fenomeno, ma un’attenta osservatrice questo sì…se sbaglio strada in macchina e lei a dirmi dove dovevo andare, non ne sbaglia una, e mi rimprovera per cose che magari ho detto di fare o di dire mesi e mesi fa…quante cose mi perdo invece io, mentre loro crescono!!!!!

Tornando alla nostra sfoglia, scusate, quel che serve, dicevo, è in realtà è solo tanto tempo e pazienza, che nei giorni in cui si è presi da mille impegni lavorativi proprio non si può avere…

 Quindi, se avete una giornata libera e anche poche energie credo possiate cimentarvi senza timore in questa preparazione, che il giorno seguente vi ripagherà 
di questo sforzo più mentale che fisico…
del sapere aspettare che le meraviglie prendano forma.
Anzi, oserei dire che…nonostante abbia trascorso una notte indecente tra biberon di latte e miele, sciroppi, tachipirina, borsa dell’acqua calda e bimbi che si svegliavano e dovevo riaddormentare mentre io crollavo letteralmente dal sonno beh, la mattina dopo ero quasi felice di fare colazione, 
dimentica di tutte le difficoltà e pronta ad affrontare un nuovo giorno.

Oggi però sono molto più stanca, e spero davvero che la febbre esca presto dal mio corpo perchè mi vorrei gustare, tra l’altro, il cielo azzurro e il sole tiepido che vedo dalle mie finestre tutto il giorno.

E’ davvero incredibile come basti poco a metterci ko…e quanto importante sia sentirsi bene tutti i giorni...perchè poi non tutto è importante come il nostro benessere, e spesso ce ne dimentichiamo!
Vabbhè, torniamo alla ricetta…una ricetta della felicità oserei dire…
unico accorgimento che mi sento di sottoporvi: utilizzate burro  di qualità e sarete ancora più felici!
Io, per esagerare, ho utilizzato il burro salato Fattorie Fiandino, una delizia…
Se iniziate la mattina presto…alla sera potrete avere i vostri pan au chocolat caldi…
se invece li volete preparare a colazione, come me, inziate nel pomeriggio.
Ingredienti per 9 pezzi
130 gr di farina 0
130 gr di farina 00
50 gr di zucchero semolato
3-4 gr di lievito di birra secco
mezzo cucchiaino di sale
100 gr di acqua tiepida
40 gr di latte
120 gr di burro salato Le Fattorie Fiandino
gocce di cioccolato per il ripieno 
Procedimento
Nell’impastatrice ho unito le due farine, lo zucchero, il lievito sciolto nell’acqua tiepida una noce di burro, poi il latte in ultimo il sale. Ho messo l’impasto ottenuto in frigorifero avvolto dalla pellicola
Dovrà restare in frigo per un’ora.
Prendiamo ora il burro, lo mettiamo sopra un foglio di carta da forno, richiudiamo il foglio e con il mattarello lo stendiamo fino ad ottenere un rettangolo sottile. Mettiamo il tutto in frigorifero per un’ora.
Trascorsa l’ora, prendiamo il nostro impasto, lo stendiamo in un rettangolo anch’esso e 
sopra posizioniamo il burro.
Chiudiamo il nsotro impasto ripiegando prima il lato di destra portandolo al centro del panetto, e poi quello di sinistra.
Rimettiamolo in firgorifero per un’altra ora e ripetiamo quest’operazione, dopo aver risteso la sfoglia e piegato nel senso contrario.
Quest’operazione dev’essere fatta per 3 volte, lasciando riposare la pasta in frigo ad ogni intervallo per un’ora, questo per permettere la sfogliatura.
Mi dispiace non avere le foto, ma come potete capire è molto semplice, l’operazione in sè richiede 5 minuti, quel che è importante è rispettare i tempi di riposo.
Giunta all’ultima piega, ho lasciato riposare la pasta in frigo per 5 ore poi l’ho ristesa sottile e ho tagliato la pasta ottenendo 9 rettangoli.
Sopra ad ognuno di essi ho posizionato tante gocce di cioccolato e poi ho chiuso i panetti semplicemente arrotolandoli dal lato partendo dal lato corto.
Ho rimesso i miei pains au chocolat in frigo e lì li ho lasciati fino a tarda notte.
A dire il vero mi sono svegliata alle 3 per fare un biberon di latte e quindi li ho tolti dal frigo e messi in forno spento a lievitare…alle 8 di mattina li ho trovati belli gonfi e pronti da cuocere!
La cottura è di circa 20 minuti con il forno sui 160°, poichè altrimenti tendono a cuocere troppo sopra e meno dentro, ma è bene regolarsi con il proprio forno, naturalmente.
L’ultima lievitazione può essere anche meno lunga, ovviamente, e può avvenire anche il mattino successivo, se non vi svegliate di notte 😉
Basteranno le classiche 2 ore.
In alternativa, se partite con i lavori al mattino, la sera avrete già i vostri pain au chocolat.

Spero di essere stata chiara,
 purtroppo con pupi al seguito non ho avuto nè modo nè la forza di fotografare i vari passaggi ma, credetemi, non è niente di impossibile…serve solo una giornata un pò noiosa da riempire insieme di farina e burro!
con questa ricetta partecipo al contest Fattorie Fiandino 2012