12 Marzo 2013

Torta Nuvola

By Aria

In questi giorni avrei bisogno di leggerezza. 
E a volte succede, succede che mi sento “leggera” . 
Mi è successo anche Sabato, per esempio, mentre me ne stavo seduta accanto al posto di guida,
 e mio marito guidava. 
Ascoltavamo Tori Amos mentre le goccioline di pioggia scivolavano sul vetro.
I bambini erano tranquilli sui sedili posteriori.
Solitamente la pioggia e il cielo grigio mi disturbano, appesantendo il mio umore, ma Sabato mi sentivo in pace con me stessa e quelle goccioline mi riportavano a giorni infantili, quando le narici avvertivano chiaramente l’odore della terra quando piove.
Quando piove ed è quasi Primavera
Ci sono odori che associo violentemente all’Infanzia, probabilmente perchè è quel periodo della vita in cui si sta fortemente a contatto con la Natura: tutto è nuovo, tutto ci emoziona…
Quando la Primavera stava per arrivare noi bambini non vedevamo l’ora di giocare un pò in giardino…e ricordo perfettamente tutti i profumi delle stagioni.
Li ricordo quando li sento davvero o quando qualcosa, inavvertitamente,
mi riporta indietro nel tempo. Una canzone, ad esempio.
Ed ecco un pugno nello stomaco.
Perchè adesso non mi è più concesso di perdere ore e ore a far nulla, 
annusando la forsizia, i giacinti, o le foglie di magnolia.
A volte mi dimentico persino di guardare il cielo mentre cammino, che brutta cosa!
Ieri, quando mi sono svegliata e la casa era ancora tutta oscurata,
 ho udito chiaramente gli uccellini gorgheggiare.
Lo faranno tutte le mattine, da un pò di tempo a questa parte, ma io me ne sono accorta solo ieri.
Eppure…eppure dentro di me mi sento ancora una bambina. E mi fa un effetto tanto strano camminare
 per il mio paese e vedere tanti genitori come me che passeggiano con i loro bambini!
Quei genitori erano i miei compagni di classe e io li vedo come allora: qualcuno più grasso, qualcuno più magro, qualche uomo con i capelli già bianchi, qualche donna sempre più uguale a sua madre ma…
l’espressione, l’espressione del viso…quella è la stessa di quando ci era concesso stupirci ad ogni istante, essere leggeri.
In realtà, il tempo passa…30 anni non sono una manciata di giorni…ed anche se di Primavere ne ho viste già 33 ogni volta è sempre lo stesso miracolo.
E siccome il tempo inesorabilmente passa lasciandomi qualche ruga (si, qualche ruga vicino all’occhio…ma quando sarà arrivata che non me ne sono mica accorta???)  per il mio compleanno, ormai più di un mese fa, mi sono preparata una Torta che una mia ospite ha definito “Nuvola”
Concordo, il mio pan di spagna è una nuvola.
Ricoperto di panna montata è una nuvola bianca.
Farcito con crema e cioccolato è una Nuvola pazzerella.
Provatela, e annusate l’aria oggi.

Lo farò anch’io

Ascolterò gli uccellini cantare, respirerò  l’odore della terra dopo che è piovuto.
Sentirò la Primavera nell’aria.

Guarderò il cielo

Seguiremo assieme le nuvole muoversi avvicinarsi allontanarsi e poi ricongiungersi, facendo strani disegni che solo noi sappiamo leggere….

Questa leggerezza fa proprio bene al cuore 😉

Ingredienti
un pan di spagna come questo
una dose di 250 gr  di crema pasticciera 
 alla quale aggiungere 150 gr di panna montata
250 gr di panna montata per decorare
Crema al cioccolato
In una ciotola mescolate un uovo con 2 cucchiai di farina, 4 cucchiai di cacao amaro e 50 gr di zucchero.
Diluite piano con 250 gr di latte e mettete sul fuoco ad addensare.
Quando sarà raffreddata unire 150 gr di panna montata
Procedimento
Tagliare il pan di spagna in 3 dischi.
Bagnateli con uno sciroppo di acqua e estratto di vaniglia
Farcire il pan di spagna mettendo le creme nelle sac a poche e
distribuendole creando dei cerchi concentrici di colore alternato.
Mi sono ispirata (perchè non posso certo raggiungere i suoi risultati, alla torta di Francesca,
che ho premiato per il mio contest)
Decorare con la panna montata (io ho aggiunto alla panna mentre montava pochissimo zucchero a velo) usando la bocchetta a stella per creare le rose.
Adoro questo effetto, anzi, ne sono quasi innamorata, non si era capito????