7 Maggio 2013

I cigni di pasta choux…per la festa di una mamma con le ali

By Aria



la Festa della Mamma si avvicina ed ha un qualcosa di sacro, per me. 
Un pò triste e un pò felice, perdonatemi.
perchè ogni anno non penso tanto a me, cho ho la fortuna di essere la mamma di due bambini meravigliosi, che mi stanno facendo vivere gli anni più belli della mia vita…
Io penso alla mia mamma, e mi chiedo se anche a lei ho regalato queste emozioni per i pochi anni che siamo stati assieme. 
11, troppo pochi davvero.
E’ volata in cielo a 27 anni, ancora troppo pochi. 
Meno dei miei di ora.
La storia ormai la sapete. 
E non mi vergogno a dire che anche se ho 34 anni
io così tante volte mi sento fragile e spaesata in questa vita…
con lo stesso bisogno di protezione e affetto che avevo da bambina.
Credo come tutti i figli, io nella mia mamma vedo ancora una cometa che mi illumina e mi orienta.
Per Gioele io sono “mammabella” e io bella non sono di certo.
Per Anais sono il bisogno fisico di restare continuamente in contatto.
Per entrambi i miei figli io sono l’ossigeno e la luce che fa schiudere i loro sorrisi, è una responsabilità e al contempo una gioia che non si riesce a raccontare.
I fiori nel prato sono per me, i loro giochi parlano di me, i loro disegni rappresentano me
…ma soprattutto ogni loro sorriso ora è per me.
E basta uno sguardo per potergli dare una conferma e farli sentire sicuri. 

 Finchè sarà possibile voglio tenerli stretti in questo mondo ovattato e morbido, dove il confine di tutto sono i 4 angoli del lettone e i nostri abbracci.

E poi, come ogni mamma e ogni papà, li accompagneremo sperando che le nostre braccia possano sempre essere un porto sicuro per loro, quando nel lettone non verranno più a dormire…
A me sono mancate quelle braccia. 
Ma solo fisicamente, perchè ho sempre sentito mia madre vicina.
Molto spesso la vedo in una tortorina, non ridete di me.
Ma mi manca non portarle più i bouquet di fiori, i pasticcini, i regali comprati con i miei risparmi…
se chiudo gli occhi riesco ancora ad avvertire nitidamente l’odore di quel talco di erboristeria che le ho comprato in un uno delgi ultimi Natali insieme, 1989 o 1990.
Farle un regalo era per me una gioia immensa
 E anche oggi, io penso a lei e le voglio regalare questo dolce.
Manca un settimana ma metto in anticipo questa ricetta per chi magari non è troppo pratico 
e si vuole prendere un pò di tempo per prepararla.
Non vi scoraggiate nel guardare la forma e se vi piace provatela: non è difficile fare la pasta choux. 
Non è nemmeno difficile fare i cigni se si hanno gli attrezzi giusti: i vari beccucci per il becco, il corpo, le decorazioni in panna montata e chantilly.
Io ho usato gli attrezzi Pavoni e mi sono affidata alla ricetta di Assunta, una maga della pasticceria e non solo, quindi potete fidarvi ad occhi chiusi, e se non la conoscete ancora…correte da lei!
E questa volta la magia è riuscita anche a me, i bimbi ne sono rimasti incantati e anche i grandi…(grazie Assunta !)

Mamma, ti ringrazio per avermi dato la vita, per avermi amata come senza dubbio hai fatto, per il dispiacere che ti deve aver dato stare lontana da me e mio fratello in quei lunghi mesi all’ospedale…e nel momento in cui sei volata lassù.
Difficile spiegare ad Anais con quali ali, e come fai a vederci se c’è un tetto sopra noi, difficile sorriderle con fermezza quando mi dice che avrebbe voluto conoscerti e vedere i tuoi capelli rossi da vicino, e che un giorno quando sarà molto vecchia lo farà….
Ma come farò a riconoscerla mamma? Lei è sempre uguale? non diventa vecchia?

Dai miei occhi scende una lacrima, e mi volto per per nasconderla mentre le dico:
si farà riconoscere lei.
E quella poesia mi torna sempre in mente…

Un giorno 
ci ritroveremo
e tu forse 
sarai farfalla
o fiore
 o altra cosa
e io forse
un acchiappafarfalla
un raccoglifiore
o altra cosa
ma ti prego
fà in modo
che quel giorno
io ti possa riconoscere
Mia mamma oggi è un cigno.
Ed è ciò che di più bello esiste fuori e dentro di me.
Auguri a tutte le mamme del mondo, ovunque esse siano. 

Per la pasta bignè (per circa 30 cigni)



300 ml acqua



150 gr burro
200 gr di farina
7 uova medie (io 6)
1 cucchiaio di zucchero 
1 pizzico di sale


per farcire
 500 gr di crema pasticcera con 200 gr di panna montata
per decorare
250 gr di panna montata
zucchero a velo





In un tegame portate ad ebollizione l’acqua con il burro e il sale, unite la farina in un colpo solo e, sempre mescolando cuocere per 5/6 minuti. Lasciate raffreddare il composto poi unite le uova ad una ad una, facendole bene assorbire prime di aggiungere altro uovo.



Versate la pasta choux in una sac a poche con bocchetta liscia Pavoni e formate sulla carta forno delle s di 8/9 cm, aiutandovi con uno stuzzicadenti in una delle estremità per dare la forma del becco. Infornate per una quindicina di minuti a circa 180°



Con il resto dell’impasto formate intanto altri 30 bignè, ma usando una bocchetta a stella, io sempre Pavoni…quando state terminando il bignè allungate un pò la punta per dare l’effetto della coda quando sarà cotto, ci vorranno circa 25 minuti sempre a 180.° I bignè devono gonfiarsi e ascigurasi bene dentro.





Tagliate ora la calotta del bignè nella parte superiore, farcite con la crema mescolata alla panna o come preferite, sempre utilizzando una bocchetta liscia, tagliate la calotta restante in due parti e disponetele sopra la crema come ali,  inserite le S e aiutatevi a tenere insieme il tutto con panna montata. Quest’ultima operazione va fatta con la panna in una sac a poche a parte, con bocchetta a stella o come vi piace, per decorare le ali, che poi andrete a spolverizzare con lo zucchero a velo.




Io non ho tanta manualità ma il risultato mi è piaciuto…ed erano veramente buoni, anche se a tutti dispiaceva mangiarli 😉


Se li provate fatemi sapere!