20 Luglio 2013

Savoiardi fatti in casa

By Aria

Chi non vive a stretto contatto con i bambini si perde molto del concetto di sensibilità naturale che li accomuna e che forse, talvolta, va scemando man mano che si diventa adulti, quando si è sovrastati da “problemi” veramente grandi e pochi sono i momenti nei quali si può osservare la natura.
Molto spesso non è così, tanti adulti conservano questa sensibilità che è un dono innato, e quando si hanno bambini moltissime sono le domande che ci si pone, anche per dare loro risposte e crescerli con i valori che riteniamo indispensabili.
Quando questa Primavera, uscendo fuori dopo mesi e mesi di reclusione invernale, Gioele si era divertito a pestare qualche formichina con la scarpa, mi sono molto arrabbiata con lui, spiegandogli che “non si muoveva più perchè l’aveva uccisa”. Gioele ha capito immediatamente quel che aveva fatto e non l’ha più ripetuto, anzi, è molto attento e molto amorevole adesso nei confronti degli animali. Anais, che ha quasi 5 anni, si è poi fatta tutta una serie di idee personale circa i rapporti tra l’uomo e gli animali guardando Barbapapà, un cartone che ho trovato veramente educativo.
Non è che noi abbiamo questo rapporto tanto stretto con gli animali, pur abitando in campagna non ne abbiamo mai posseduti, fatta eccezione di un canarino che mi è stato donato da mio nonno il giorno che sono nata, e che mi ha fatto compagnia sino all’adolescenza. Ero in Irlanda quando ci ha lasciati, e mia nonna mi ha assicurato che non era stata una sua noncuranza, ma un fatto naturale. Quando sono ritornata mi aspettava già un altro canarino rosso Mitya, con il quale ci capivamo a meraviglia. Appena sentiva la mia voce, soprattutto quando facevo le prove di canto o suonavo la chitarra, lui cantava con me fortissimamente, ma quando gli chiedevo di stare in silenzio per farmi studiare….lui “mi capiva” 😉
E’ vero che era un animaletto in gabbia, però era davvero tanto amato. Al giorno d’oggi non ho animali in casa, so bene che non avrei la possibilità di seguirli come meritano. 
Giorni fa una farfallina gialla è venuta nel nostro porticato vicino alle biciclette dei bimbi. Mi hanno chiamato in fretta perchè andassi a vederla e mi sono stupita che davanti a noi 3 non scappasse via con le sue ali meravigliose. Era ferita, probabilmente, perchè camminava lentamente.
Tornati da un pomeriggio di giochi dalla nonna i bambini sono andati subito a vedere se c’era ancora.
Si, c’era, ma si era accasciata e non si muoveva più.
“E’ morta” ho dovuto spiegare loro. 
“Si è fatta la biba e non riesce più a volare, si è addormentata per sempre”
Molto gradualmente stiamo affrontando il tema della morte, 
anche in relazione al fatto che non hanno mai visto mia mamma ma vedono le sue fotografie e ne sentono parlare.
Gioele, 3 anni e mezzo, mi ha davvero spiazzato con la sua domanda
 “Mamma, ma non ha avuto paura a morire da sola????”
Difficile dare le risposte giuste ai bambini,  i buoni esempi, 
i valori che sono fondalmentalmente nostri e la possibilità di farsi un loro graduale pensiero che li porti ad averne dei propri.

Crescendo, mi sono allontanata dal circo con animali e provo molta titubanza anche nei confronti di zoo e parchi acquatici.
Domenica ho accettato di portarli all’Acquario di Cattolica, e forse vi porterò le mie opinioni in proposito. Voi cosa ne pensate?
Come vi dicevo, mio marito è vegetariano ma per una sua scelta personale e non tanto per una battaglia in nome degli animali, certo interessa a noi tutti in famiglia sapere in che condizioni vivono, almeno, e fare di tutto perchè possano essere più decorose. 
Limitare il consumo di carne e, utilizzare per esempio solo uova da allevamento a terra, 
credo sia già un piccolo passo avanti. Per gli animali e anche per noi uomini.
E quindi uova di gallinella felice per questi savoiardi fatti in casa, così come per tutte le preparazioni che vedete su Aria in Cucina.
Le battaglie sono lunghe ed è difficile restare coerenti in una società che spesso ci educa al consumismo, al benessere sfrenato, al cibo raffinato che ha perso il sapore naturale….e tutto questo a che prezzo?

Però è da piccoli passi che si comincia, soprattutto quelli che siamo certi
 di essere in grado di poter fare.
Perchè tante parole belle ai bambini, poi non concretizzate nella realtà, ai loro occhi ci rendono ridicoli e non più credibili. Questa, per me, la battaglia più grande.
Non perdere la loro fiducia 😉

 

Savoiardi:
 Per questa ricetta ringrazio la bravissima Simona, anche per le precise e dettagliate spiegazioni che cercherò di dare a voi al fine della buona riuscita di savoiardi fatti in casa senza lo stampo apposito, ma semplicemente servendosi di due teglie ricoperte di carta da forno e di una sac a poche con bocchetto tondo di circa 1-cm
I Savoiardi vanno preparati con almeno un giorno di anticipo perchè possano poi risultare friabili e non troppo morbidi.
Ottimi per il Tiramisu che vi mostrerò domani e per tantissime altre preparazioni.
Quindi mettevi all’opera oggi se anche voi per il week end volete un ottimo Tiramisù, credetemi la ricetta è facile e non troppo lunga, i savoiardi sono molto buoni e molto simili all’originale.
Testati da me per voi 😛
Ingredienti
70 gr di albumi
45 di tuorli
62 gr di zucchero
62 gr di farina Molino Rossetto
1 pizzico di sale
zucchero a velo non vanigliato per spolverare
zucchero semolato
 Procedimento
Montare fermissimamente i bianchi con lo zucchero e il sale, devono essere molto montati, pena la riuscita dei vostri savoiardi.
Nel frattempo sbattete i tuorli con la forchetta e aggiungete, non con le fruste ma con una spatola, il battuto alle chiare per non smontarle. Unite a più riprese anche la farina facendo attenzione appunto a non smontare il composto.
La farina deve essere stacciata e il nostro composto amalgamato e gonfio.
Procedete immediatamente alla formazione dei savoiardi, che avranno la largehzza della nostra bocchetta liscia, e una lunghezza di circa 8 cm.
Spolverateli prima con zucchero semolato e, dopo circa un minuto, con quello al velo, ripetendo un’altra volta l’operazione.
preriscaldare il forno e cuocere i biscotti a 200° in forno ventilato per circa…una decina di minuti, questo il tempo che ha impiegato il mio forno, ma ovviamente aprite il forno a metà cottura per verificare e far asciugare i biscotti.
Sono pronti quando sono dorati e devono raffreddare nella teglia, solo quando saranno freddi sarà possibile staccarli, gustarli così o lasciarli asciugare un giorno all’aria al fine di utilizzarli per svariate preparazioni.
Domani, il Tiramisù
alzatina e teiera Easy Life Design