7 Settembre 2013

Mattonella di Lorena

By Aria

Ok, sto bene. Stiamo bene. E’ tutto a posto, niente di grave ad oggi.
E ringrazio tutti voi che vi siete preoccupati per me.
Davvero, siete tanto carini. Non volevo allarmarvi.
A volte mi sento ridicola….
so bene che una scossa del 3.5 non provoca danni a cose o persone, 
(questo è abbastanza risaputo tra noi che abbiamo vissuto l’esperienza più brutta)
Però provoca danni nel cuore e nella mente.
Soprattutto nel cuore e nella mente di chi ogni giorno lotta…per ricominciare.

Si, perchè essere svegliati di soprassalto mentre il letto balla e i bicchieri ticchettano nella credenza non è piacevole, soprattutto se poco più di un anno fa una scossa simile ti ha svegliato, preoccupato ma non abbastanza da non riaddormentarti e qui, ahimè, è stata la fregatura.

La scossa che è seguita, quella notte del 20 maggio 2012, di danni ne ha fatti molti, invece, 
ed irreparabili.
Non a me , per fortuna, ma non per questo dimentico.
 E’ stata dura riappropriarsi della propria casa e risentirla come un nido protettivo, è stato quasi impossibile ma alla fine ce l’avevo quasi fatta….perchè lo spirito di sopravvivenza prevale e perchè il silenzio di Terry ci aveva quasi fatto “allontanare” il brutto, orribile ricordo.

Proprio qualche giorno fa mi stupivo, con mio marito, di come lasciassi i bambini giocare soli al piano sopra o di come facessi tranquillamente una lunga doccia senza preoccuparmi di cosa sarebbe successo se…
perchè tanto non succederà, dai, non può essere, si è scatenata da poco un’energia così grande, vuoi che se ne sia già accumulata così tanta???!!!

E, in fondo, forse anche questo è un pò vero, sarà l’assestamento, ne avremo per anni, 
si…..ma al terrore non ci si abitua.
Rivivere quel risveglio brusco e sentirsi impotenti, sentirsi la responsabilità di evacuare i propri figli e metterli in salvo, sentirsi piccolissimi e fragili nella propria casa tutto ad un tratto trappola…no, non è piacevole, non ci si abitua.
Ci si aspetta ancora quella scossa enorme, quel boato impressionante, quella vertigine indomabile.

E così, ieri ero stralunata, non riuscivo a concentrarmi, non riuscivo a non avere paura.
La tachicardia mi ha accompagnata per ore e il mio corpo non ha voluto cedere al sonno, era vigile, 
avrebbe voluto poter dominare qualcosa che è più grande di me.

E non è colpa della stanchezza…quante volte dormo due ore per notte…questa era proprio paura. 
Non mi vergogno a dirlo, non sto enfatizzando, non voglio essere compatita, rincuorata, o sentirmi protagonista. 

E’ solo nuda e cruda paura.
Solo se la si è provata la si comprende.
Una paura ancestrale, che fa i conti con una natura immensa, che nella vita di tutti i giorni non si considera ma che quando la senti ruggire sotto al tuo letto ti ricorda chi è.

Ma la notte appena passata è stata tranquilla, ho riposato bene, sono andata a fare spesa in bicicletta e mi sono rallegrata perchè si respirava ancora un’aria di mattine estive.
Quindi oggi vestitino leggero, un paio di scarpe prese su spartoo comode,
via verso SANA a curiosare e a confrontarsi sulle allergie alimentari!!!! 


Oggi sarò là 😉
rincontrerò vecchie “amiche blogger” e oggi pomeriggio
conoscerò finalmente Milena…insomma, sarà un’altra giornata emozionante!


C’è bisogno di un dolce, anche perchè si avvicina il week end.
Il mio sarà pieno di impegni, e va bene così, almeno mi distrarrò un pò.

Questa ricetta viene da un’amica, l’ho vista su Facebook e mi ha incuriosito.
Ottima per l’estate perchè mancano le uova nella crema, ma perfetta in ogni stagione perchè una 
bomba di dolcezza.

E’ quel che ci vuole, sicuramente si.
La ricetta come me l’ha data Lorena, che ringrazio 😉
Lorena è una persona che conosco da molto tempo e che mi segue anche su Facbook.
Anche lei ama fare dolci e ha provato alcune mie ricette.
Un giorno sulla sua bacheca Facebook ho visto le foto invitanti di questo dolce che lei mi ha detto essere molto amato a casa sua.
Così le ho shciesto la ricetta e lei non ha esitato a mandarmela.
L’ho provata subito e l’ho trovata
una valida alternativa al dolce mattone con crema di burro 
che d’estate è un pò controindicato per la presenza di uova crude.
Io però sono ancora alla ricerca del Dolce Mattone tradizionale e 
se avete una ricetta collaudata mandatela a francescanais@gmail.com
Sarò felice di provarla e pubblicarla se mi sarà piaciuta 😉 

Ingredienti
per uno stampo Le Creuset come in foto
400 gr di biscotti petit
500 gr di latte
50 g di maizena
50 g di zucchero
1 stecca di vaniglia
125 panna fresca non montata
caffè
rum
cacao amaro (qualche cucchiaio)
zucchero a velo (Qualche cucchiaio)

io ho aggiunto gocce di cioccolato tra uno strato e l’altro sulla crema 😉

Procedimento

Preparare
una crema di latte con 500 g di latte, 50 g. di maizena o farina di
riso, 50 g di zucchero e mezzo baccello di vaniglia raschiata. Quando la crema è fredda
aggiungere 125 ml. di panna fresca per dolci (non montata) Inumidire i biscotti nel caffè, o nel caffelatte o
solo nel latte (dipende dai gusti): io ho fatto caffè più un cucchiaio
di rum per dolci. Procedere per strati e terminare con i biscotti, alla
fine ricoprire la mattonella con una cremina fatta con cacao amaro +
zucchero a velo + latte e ancora un po’ di rum preparata così,
molto semplicemente, 
in una tazza e stemperata con una frusta. 
Decorare con scaglie di cioccolato bianco.