20 Maggio 2014

Pane in cassetta all’olio d’oliva…e oggi io ricordo.

By Aria

Ci sono blog stupendi, con foto da giornale, ricette meravigliose…a che serve il mio blog?

 

In questi giorni me lo sono chiesta spesso, quando in preda a strani sentimenti non ho nemmeno avuto la voglia di cucinare…per la mia famiglia.
 A volte, poi, soprattutto in tempo di crisi, la sovraesposizione di
tutto questo cibo mi fa quasi arrabbiare con me stessa, quando penso che per me è un
piacere….
e per molti, soprattutto bambini, sarebbe una necessità. 
Mi fermo a riflettere, mi distacco da tutto.
E’ in questi momenti che penso che…io cucino essenzialmente per la mia famiglia. 

Non per guadagnare in qualche modo, non per ambire a pubblicare un libro,

non per ricevere centinaia di commenti, non per sfoderare chissà quale bravura 
nel fotografare o nell’inventare ricette nuove.
Cerco di migliorarmi, ma non per espormi, per me stessa, e per chi mi vuole bene. 
Compresi coloro me ne vogliono da lontano e mi leggono 😉
E più cucino più sono felice o forse..
più sono felice più cucino….
Si, quello che cucino, quello che vedete, quello che leggete qui…. 
nasce dall’amore che io provo tutti i giorni nel cucinare per la mia famiglia e per me stessa. Quell’amore, quella costanza, che fa i conti con la mia allergia, con le scelte di mio marito, con una corretta alimentazione dei figli ma anche la possibilità di concederci e coccolarci con il cibo,
 facendo golose eccezioni.
Quando mi è balenata in testa l’idea di chiudere il blog, ho pensato che non posso farlo, non ancora, non adesso….perchè io ho bisogno di scrivere, prima ancora che di invogliarvi con le mie ricette!
Se poi qualcuno avrà piacere di sperimentarle, o troverà un modo semplice e assicurato di risolvere una cena o fare bella figura con un dolce io…sarò la persona più felice del mondo.
Ma questo blog è soprattutto un Diario.
Il Diario della mia…..quotidiana poesia culinaria. 
Perchè io ho fame di scrivere, fame di leggere, di conservare un ricordo.
Oggi…. io non posso non ricordare quella notte
.
La mia casa che ondeggiava come una barca sul mare.
La disperazione di non trovare mia figlia tra i cocci rotti
L’emozione terribile di perdere ogni concezione, anche quella di salvarsi.
L’ingrata scoperta di sentirsi intrappolati in casa propria.
Ecco, da quel giorno…la mia vita è cambiata profondamente.
Tante cose sono successe, alcune anche molto belle, ripartendo proprio da lì.
Molto sta per cambiare, e ancora una volta mi fermo.
A pensare, a riflettere, a scriverne.
In quel momento difficilissimo, mi avete fatta coraggio e mi avete offerto sostegno.
Mi avete detto, per rincuorarmi o perchè lo credevate davvero, che mi sarei riabituata a cucinare in questa cucina. A dormire nel mio letto. A lavarmi i capelli nel mio bagno.
E’ vero, in parte così è stato.
Ma quella ferita non si è mai richiusa e, in qualunque posto ora io vada, la prima cosa che faccio è guardare sopra la mia testa. Cosa c’è. Dove sono le vie di fuga. I muri portanti.
Anche se so che al terremoto si fatica a resistere. Ti prenda alla sprovvista, come il terremoto dell’anima che ho vissuto in contemporanea, che mi fa ancora male, che mi fa ancora più male.
In quei giorni….io non cucinavo come adesso il pane con il lievito madre. 
Ricorrevo a ricette veloci, a quello che avevo nel freezer. 
Come questo pan bauletto che mi salva sempre all’ultimo, 
che a volte appunto congelo…e che all’occorrenza accompagna una cena o una colazione.
Si presta al dolce e al salato…e…
mi farà perdonare, se prossimamente mi sentirete un pò assente.
 Ingredienti
500 g di farina 0 (io biologica)
 180 g di acqua
70 ml di latte
4 g di lievito di birra secco
50 ml di olio di oliva leggero
10 g di sale
1 cucchiaino di miele
Procedimento
Nella ciotola della planetaria mettere la farina, il lievito e poi aggiungere l’acqua e il latte, impastare e unire l’olio e il miele, impastare ancora e infine unire il sale e lavorare ancora qualche minuto.
Porre il panetto a lievitare nella ciotola coperta da pellicola in forno spento con lucetta accesa sino al raddoppio.
Trascorso questo tempo, stendere l’impasto su un foglio di carta da forno, arrotolarlo su se stesso e posizionarlo con la sua stessa carta in uno stampo da plumcake.
Coprire con un panno e lasciare lievitare ancora fino a quasi al bordo.
Spennellate di latte la superficie e fate cuocere in forno per circa mezz’ora a 180°.