12 Ottobre 2014

Biscotti integrali al miele e olio d’oliva…e il sapore di un ricordo

By Aria

La nebbia è tornata con l’autunno.
Come un sapore torna improvviso alla bocca.
Ingannevole e improvvisa, leggera e al contempo densa di ricordi e velata malinconia,
ti sorprende al mattino di un giorno qualunque senza avvisarti di un cambiamento prepotente.
Sale leggera dalla terra nuda di notte, senza fare rumore, lontana da occhi indiscreti.
 E al mattino ogni cosa vi è immersa, impigliata, offuscata, volente o nolente.
 Tutto è appannato, quasi a volermi aiutare al momento del risveglio, quando stropiccio gli occhi ancora stanchi – e poi delusi –  nel rendermi conto che l’estate è fuggita, 
e non solo quella del calendario.

 E’ un’estate di sentimenti puri e illusi quella che mi manca come l’aria quando scoppia un incendio che tutto devasta e tutto divora, senza risparmiare niente di ciò che è prezioso,
di ciò che hai custodito gelosamente come una dedica su un dono.
Se c’è nebbia tutto viene ovattato: i campi pettinati e vasti, pronti a riceverere un nuovo seme da proteggere, i gruppi di case lontane e silenti, gli alberi ordinati disposti in un filare ormai spoglio, un animale accucciato che ulula al nulla. 
Così io mi sento in certe stagioni: immersa nella solitudine di un fermo immagine statico e irreale,
mentre dentro le fiamme dei dubbi divampano.
E come un albero mi aggrappo confusa ma fiduciosa
 alla terra che sento sotto le mie radici e le mie suole,
mentre le braccia anelano a paesaggi futuri, inondati di colori.
Pian piano ci si fa l’abitudine, a guidare nel silenzio di velluto, a seguire l’istinto e la memoria, i riferimenti di angoli, linee rette e poi curve che fanno parte da sempre di quelle strade tortuose, 
percorsi intricati del sé.
Avrai paura, a volte, o semplicemente ti sentirai confuso, ma inspiegabilmente anche protetto, 
da un qualcosa che non vedi ma c’è.
Ti affezionerai inconsapevolmente a quel velo di vapore.
Ne uscirai, quasi controvoglia, come da una nuvola:
un giorno varcherai la porta e ci sarà di nuovo il sole.
L’inverno sarà alle spalle, e il calore asciugherà l’umidità delle ossa e dell’inchiostro versato.
Ma tutto merita di essere vissuto, anche questo gioco a mosca cieca lungo la distesa pianura dell’anima. Così ampia che ti ci puoi smarrire, così familiare che non la puoi perdere.
Nel frattempo, combatti quel tremore accendendo un fuoco e miscelando le tue doti migliori: coraggio, speranza, determinazione. Arte e Amore. 
Perchè in cucina, come nella vita, gli ingredienti sono quelli, eh già.
E un ricordo abbaglierà la tua vista prima offuscata,  
facendoti cogliere solo il meglio di ciò che è stato e di ciò che verrà. 
Un raggio di luce farà di nuovo chiarezza: lasciarti andare per ritrovare me stessa.
Assaggiare questi biscotti è stato come tornare indietro nel tempo, a tanti Inverni or sono, quando sotto ai banchi del liceo una mano amica mi allungava un sacchetto che conteneva dolcezze fatte in casa, rustiche eppure golose, che odoravano di gesti sapienti e tempi antichi.
Non a tutti in famiglia sono piaciuti, a me hanno creato dipendenza.
Li ho immaginati arricchiti di uva passa, proprio come gli originali di nonna Nives, ma sarebbero altrettanto buoni con le noci, o con un miele dall’aroma diverso, come quello di castagno, 
ad esempio, così aromatico e autunnale.
100% farina integrale, senza zucchero raffinato, con olio di oliva, semplici e versatili.
Secondo me vanno provati! 
la ricetta l’ho scovata qui, leggermente modificata a mio piacimento

Ingredienti
250 g di farina integrale
90 g di miele milelfiori (per me MielBio Rigoni d’Asiago)
45 g di olio d’oliva (per me Dante)
1 uovo
1 mezzo cucchiaino di bicarbonato
pezzetti di noci o uvetta a piacere
Procedimento
Mescolare l’uovo, l’olio, il miele.
Unire la farina e il bicarbonato
Impastare fino ad ottenere un panetto omogeneo, morbido e profumato
Prelevare piccoli pezzetti di impasto e con la mano dare la forma di una pallina, che andremo a schiacciare con il palmo e a posizionare sulla leccarda del forno ricoperta da carta da forno.
Premere leggermente con i rebbi della forchetta per decorare.
Verranno poco più di venti biscotti.
Cuocere in forno a 170° finchè non sarano dorati.
I biscotti rimangono abbastanza morbidi dentro e si conservano per qualche giorno.
Ottimi da gustare con un caffè lungo, mentre si rilegge una pagina di Diario.