3 Luglio 2015

Ghiaccioli yogurt e ciliegie. profumo di vacanze…

By Aria

tessuti e piatto
Wald Memorie di Campagna

Le scuole sono terminate, è ufficialmente vacanza per tutti i bambini.

Non ho voluto perdermi il momento in cui Anais è uscita da scuola, quell’adrenalina che si respira fuori dai cancelli e che mi ha riportato indietro nel tempo, quando al suono dell’ultima campanella ci riversavamo tutti fuori dal portone con un senso di libertà più ingombrante dello zaino sulle spalle.
L’anno scolastico è un percorso faticoso sia per gli studenti che per i genitori, e sono del parere che le vacanze vadano davvero godute, anche nei piccoli gesti, come le cene fuori all’aperto, le passeggiate a ascoltare il canto delle cicale, i gelati, il naso all’insù a guardare le stelle, l’abbuffarsi di frutta fresca e acquosa, lo stare svegli ad aspettare l’alba, il gustarsi lunghi e infuocati tramonti, e tante altre piccole cose che renderanno speciale il ricordo, marcando sempre di più la differenza tra la parola “vacanza” e la più triste e frettolosa “ferie”.
Per me, la parola “vacanze” ha il sapore della granita al cedro che mia nonna mi comprava la sera quando, finita la scuola, dopo avermi portata al parco, tornavamo a casa in bicicletta
e io mi stringevo stretta stretta a lei durante una ripida discesa.
L’estate in vacanza ha per me il profumo delle albicocche comprate il martedi mattina al mercato
e rubate avidamente dal sacchetto di carta gialla.
Ha il colore della campagna e dell’argine dove passeggiavo con mio nonno tutte le sere fino alla casa “con il pavone”, e ogni tardo pomeriggio partivo con la speranza di vedere la bella coda aperta.
L’estate di vacanza ha per me l’odore di barbabietola che lo zuccherificio di fronte a casa mia spargeva nell’aria, fiero, orgoglioso delle sue mille luci al neon.
Ha il suono delle cicale che cantano dalla mattina alla sera, instancabilmente, e che mi fermavo ad ascoltare nelle notti in cui non riuscivo a dormire, anche dal caldo, e la finestra era spalancata perchè il condizionatore non era di moda 😉

Questo tempo non torna più indietro, le mie “vacanze” non torneranno più.
 Sarebbe bello se il sapore di questi gelati potesse fermare nella mente
dei miei piccoli un pò del profumo della preziosa praola “vacanze”!

E voi…che sapore, che odore, che profumo, che colore, che suono ha la vostra estate…
quando è davvero vacanza? 

Questi gelati li ho visti dalla mia amica Simona e visto che di lei mi fido al 100% le ho creduto quando ha raccontato che la frutta, una volta trasformata velocemente in composta, non ghiaccia come messa a crudo perdendo sapore.
Ovviamente, ho usato le ciliegie, regine della tavola in questo momento…ma voi potrete sostituirle con ciò che preferite…secondo me quelle striature rossastre sono bellissime!
E a proposito di scuola, se avete maggior tempo di leggere in “vacanza”
vi consiglio il romanzo “La mia unica amica” di Eliana Bouchard . Parla proprio di un’amicizia nata tra i banchi di scuola, e anche se particolare l’ho trovato bellissimo!
Ma ora…veniamo al piacere 😉

per 4 ghiaccioli
150 g di yogurt (per me normale, ma anche greco)
20 g di zucchero a velo
180 g di ciliegie snocciolate e
3 cucchiaini di zucchero semolato

Procedimento
Dopo aver pulito e snoccolato le ciliegie, ponetele in una casseruola con lo zucchero semolato.
Fate cuocere due minuti schiacciando con la forchetta per ottenere la vostra composta.
Fatela raffreddare e mescolate lo yogurt con lo zucchero a velo.
Negli stampini da ghiacciolo versate prima due cucchiaini di yogurt, poi uno di composta e così via fino alla fine del ghiacciolo.
Una volta riempiti tutti gli stampi sbattere delicatamente per fare uscire l’aria e inserite lo stecco.
Ponete in freezer tutta la notte prima di gustare!