22 Agosto 2015

Buon compleanno Anais, occhi di perla

By Aria

Avrei dovuto immaginarlo, quando mi dicevano di spingere e io avevo paura, 

che non sarebbe stato facile.
Avrei dovuto capire subito, quando ti hanno posato tra le mie braccia, 
e a differenza delle altre madri io non ho memorizzato il tuo
 primo pianto ma il tuo primo starnuto, che non c’era un corso che mi avrebbe preparato.
Avrei dovuto pensarlo immediatamente, quando ho chiesto a tuo padre di farci una foto con il cellulare, (la prima), e tu hai fatto una linguaccia…
che non sarebbe stato semplice e banale tra noi.

 
Non mi sarei dovuta stupire – e a volte disperare – se nei giorni e nei mesi seguenti il tuo bisogno di me diventava – attimo dopo attimo – qualcosa di morboso che mi avrebbe cambiata per sempre.
Ho versato tante lacrime per aver perso la mia indipendenza, per non riuscire a calmare il tuo pianto,  tentando invano di addormentarti cullandoti come si legge nelle fiabe…
ma una frase mi rimbombava sempre  nella testa, dandomi coraggio, una frase pronunciata 
da un collega di lavoro di mio marito dopo soli 15 giorni dal parto :
Avete fatto bene! D’ora in poi saranno solo cose belle, sempre più belle!“.
Tremavo, piangevo di rabbia, felicità, estasi e paura contemporaneamente, ma quella frase che mi suonava tanto sterile, mi scoppiava ora nella testa come la più forte verità che avessi potuto mai ascoltare. 
Bastava lasciarsi andare…bastava accettare con naturalezza …le cose belle che eri e che sei.
Non c’è più stato un secondo della mia vita dopo il 22 Agosto del 2008 in cui non ho pensato a te, e forse tu a me. Sono trascorse ore, giorni, mesi e ormai 7 anni in cui il tuo bisogno di me non è mai mutato, anzi, si è forse fatto più forte. 
Solo che gradualmente ho capito, ho imparato che non dovevo fare nient’altro se non guardare nei tuoi occhi quando cercano i miei, se non restare ferma dove sono quando mi vieni incontro, se non restare muta e immobile anche se non ho le risposte alle tue domande, offrendoti la mia presenza, 
che per te è l’unica risposta che davvero conta.
Dovevo solo esserci, senza timore, perchè tu non vuoi una mamma perfetta, vuoi soltanto me. 

In questi anni ho commesso molti errori.
Ho lasciato trasparire i miei sentimenti, tutti. Anche quando non era il caso.
Però ho cercato di nascondere il lato oscuro della realtà, per farti credere che al mondo non esista né il male né il dolore. Ho inventato – non bugie – ma favole alternative e credibili.
Ti ho insegnato ad essere altruista e gentile in un mondo che è ostile e maleducato.
Ti ho fatto credere il contrario,
forse un giorno mi detesterai per questo.
Ma io non so qual è la strada da percorrere, amore, non so cosa sia giusto o sbagliato, 
non so come sia essere una brava mamma. 
Io sono solo la tua mamma perchè tu mi hai reso mamma. 
Io, prima di vedere il tuo musetto per la prima volta, ero solo una figlia, e per di più orfana.
Inutile dirti che mi hai restituito tutto. Tutto quello che ho perso nel tempo, e molto, molto di più.
Con quella tua dolcezza disarmante, la stessa di mia madre.
Con quella tua delicatezza che non ha nulla dei miei cromosomi.
Con quella tua acutezza che ti ha sempre fatto capire da sola, e precocemente, come si sta al mondo
Con quel tuo buon senso che io per prima ti invidio.
Con quella tua timidezza e quel tuo coraggio a me sconosciuto, che non sono mai in antitesi tra loro.
Con quella tua sensibilità riservata, quella che ti spinge ad osservarmi in silenzio, per poi avvicinarti e chiedermi “posso fare qualcosa che possa aiutarti, mamma?” spiazzandomi, facendomi sentire in colpa per farti pesare, talvolta, le mie debolezze. 
Mi perdonerai, tesoro? Mi scuserai per i miei limiti, per le mie carenze, per i miei egoismi, per le mie apprensioni, per le paure che ti nascondo e per quelle che invece, inconsapevolmente, ti trasmetto?
Una volta, a 4 anni, mi hai detto che “sono la mamma più bella che hai mai avuto”, 
rubandomi un sorriso e una lacrima.
Vorrei che tu potessi pensarlo sempre, bambina mia, perchè pur nei tanti errori fatti e che farò, l’amore che provo per te è ciò che di più vero e puro mi sia stato concesso di esperire,
e adesso che ci sei tutto ha un senso, tutto.
In tanto dolore niente di sbagliato, niente.
E il mondo è bello anche se io so che è pieno di orrore, 
e io sono forte anche se sono piena di paure, 
e la vita è infinita anche se io so che non lo è.
Perchè ci sei anche tu che sei solo cose belle, cose sempre più belle!
E’ grazie a te che tutto ha un senso, bambolina, e anche se vederti crescere fa bene e male insieme, ogni passo in avanti che fai è un passo in più verso l’infinito,
e quindi auguri, amore mio, che la vita possa piacerti sempre e comunque. 
Anche quando sarà dura. Anche quando scoprirai le mie bugie. Anche quando un’amica ti tradirà. Anche quando un amore ti spezzerà il cuore. Anche quando qualcuno ti mancherà da morire. Anche quando parleremo lingue diverse e non ci capiremo, quando litigheremo. Anche quando sarà ingiusto, deludente, faticoso, noioso e triste. Anche quando sarai arrabbiata e apparentemente senza riserve.
Non smettere mai di lottare, di rialzarti, di correre verso i tuoi sogni e di impegnarti per la tua felicità. Quella, sarà anche la mia, lo giuro.
Intanto grazie di questi 7 meravigliosi anni insieme, che sono stati un soffio….ma un soffio pieno di vita e di amore immenso da spazzare via tutto, ogni nuvola, ogni ago di quell’antico dolore…
perchè quando ti guardo, in quegli occhi belli di perla, scopro che anche lei é dentro te.
Siamo rami dalla stessa radice, e ogni primavera le rose sbocciano più belle, con il loro profumo,
 il loro colore sfumato sempre diverso, e qualche goccia di rugiada che, 
come le lacrime di gioia o di dolore,
 permettono a chi guarda di distinguere il falso dal vero.
 Buon compleanno, bocciolino mio.
Spero di averti regalato 7 anni di pura gioia…
…. gli stessi che tu hai donato a me!

una torta semplice, un pò pasticciata, ma con tutto il mio amore per te…