6 Novembre 2015

Torta di compleanno alla zucca e vaniglia

By Aria
Nella mia vita ho avuto una fortuna immensa: avere dei nonni materni molto speciali.
Mi hanno amata e mi amano di un amore incommensurabile, e nonostante la mancanza dei miei genitori, posso dire di essere cresciuta in una famiglia dove non mi è stato fatto mancare nulla, in particolar modo il sostegno e l’aiuto nei momenti cruciali.
Con mio nonno sono sempre stata in perfetta sintonia. Lui gode di tutta la mia stima e fiducia. Se c’è una persona che mai mi ha tradito e mai lo farà nella mia vita questo è certamente lui: un punto fermo, una colonna portante, una roccia cui appigliarsi, nonostante il suo carattere mite che può 
sembrare apparentemente debole.
Con mia nonna, invece, non sono mai andata troppo d’accordo.
Troppo diversa da me, e per nulla amante della cucina.

Eppure, non posso scordare tutto quello che ha fatto per me e i momenti più belli che mi sono rimasti impressi nel cuore: le corse in bicicletta, quando seduta dietro lei mi aggrappavo forte mentre mi accompagnava al parco giochi; l’attimo in cui, prima di entrare all’asilo, mi sistemava i fiocchi di raso rosa che mi comprava apposta in merceria per fermare i miei codini biondi; i pomeriggi in cui ricamava le maglie e mi lasciava giocare con milardi di paiettes, le volte che mi preparava il budino al cioccolato; i giorni in cui giocava a carte con le amiche e rideva mentre
 fumava, felice, e mi portava con sè.
Da tanti, troppi anni, non vedo più quel sorriso sul suo volto.
La schiena e le gambe sono piegate dalla fatica, 
la fatica di sopravvivere alla vita dopo aver perso l’unica figlia.
Ho sempre odiato il suo essersi lasciata andare.
Ma non posso dire che, pur nella disperazione che l’ha annientata, lei non abbia continuato, faticosamente, a fare ogni cosa potesse fare per me.
Io l’ho festeggiata così, a modo mio.
Il mio modo per dirle che, nonostante tutto, le voglio bene. Moltissimo bene.
E sono contenta di avere lei come nonna, con tutti i suoi pregi e difetti.
Gioele le ha cantato tanti auguri con la chitarra 😉
Avevo addocchiato questa torta già l’anno scorso nel blog della bravissima Morena.
Non avendo tutti gli ingredienti ho riadattato la ricetta alle mie esigenze
e mi ha dato davvero molta soddisfazione!
E’ piaciuta a tutti!!!!
Ingredienti
3 uova
180 g di zucchero
50 g di burro fuso
180 g di zucca cotta al forno
250 g di farina
poco meno di una bustina di lievito

Per la farcia
250 g di mascarpone
400 g di panna fresca
zucchero a velo
gocce di cioccolato
per decorare
wafer alla vaniglia
perline argentate 
Procedimento
Montare le uova con lo zucchero finchè non saranno chiare e spumose, e finchè non scriveranno. Unire il burro fuso e raffreddato, la zucca morbida e fredda, e poi la farina miscelata con il lievito.
Imburrare e infornare uno stampo da 20 cm (per me a cerniera apribile, Le Creuset, bello e funzionale, molto antiaderente) e cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa 30-35 minuti, facendo comunque la prova stecchino.
Sfornare, fare raffreddare e tagliare la torta a metà.
La torta, se non volete farcirla, è ottima anche da sola a colazione.
Per la farcia:
Montare 250 gr di mascarpone con 400 gr di panna fresca e qualche cucchiaio di zucchero a velo, secondo i gusti.
Potete montare tutto insieme, diventerà una bella crema soffice e spumosa.
Fracire e ricoprire la torta con la crema, tenendone da parte giusto un pò, e unite in emzzo alla torta anche delle gocce di cioccolato fondente, che conferiranno una nota amara al resto della torta, che nell’insieme è piuttosto dolce.
Sbriciolate dei wafer alla vaniglia sulla torta, e decorate con la crema rimasta, alla quale potete unire un pò di zucca cotta al forno, in modo da ottenere ciuffi di crema arancione al sapore deciso di zucca.
Completare con perline argentate e gocce di cioccolato.
Taliare a fette generose e servire 😉