6 Giugno 2016

Torta rovesciata all’ananas

By Aria
E così, un altro anno di scuola se ne va…. l’estate è già alle porte.
E’ stato il primo anno di scuola per il mio bimbo, un anno che ha affrontato a 5 anni anzichè a 6, perchè ho scelto di mandarlo come anticipatario e, considerando che conosce già tutte le tabelline e fa pure le divisioni meglio della sorella che ha terminato la seconda, penso di avere fatto davvero la scelta giusta. Gioele non si stanca mai di imparare: la prima cosa che vuole fare al mattino e l’ultima alla sera prima di addormentarsi sono le operazioni: gli piace giocare con i numeri, ha compreso perfettamente il meccanismo della scomposizione e si diverte moltissimo a risolvere i problemi….Per me, che ho sempre detestato la matematica, e che l’ho mandato a scuola perchè a 4 anni e mezzo aveva imparato a leggere e scrivere da solo, vederlo così entusiasmato dai numeri è una vera sorpresa!
Anais ha svolto il suo anno come ci aspettavamo: disciplina e rigore in tutte le materie, comportamento ineccepibile e grande sensibilità e capacità di ascolto.
Devo ammettere che ne sono orgogliosa, sono una di quelle persone che considera la bravura a scuola e la volontà di acculturarsi sempre più come valori aggiunti nelle persone, anche se sono perfettamente consapevole che ogni persona ha qualità differenti, e che chi non è capace a scuola molto spesso sa realizzarsi in modo eccezionale nel lavoro, anche manuale.
E di questi tempi credo sia una carta assolutamente vincente.
Insomma, prendere dieci non  significa valere dieci, è chiaro!

Credo che tutti noi vorremmo figli bravi a scuola o nelle discipline sportive o artistiche che ci interessano, ma i nostri figli non sono quasi mai quello che noi abbiamo pensato loro fossero.
O, parlando per me, quel che ho desiderato.
I miei figli sono molto, molto di più di quel che avevo creduto.
E soprattutto sono molto diversi da come li avevo immaginati.
Non credo ci sia nulla di male a sognare che il proprio figlio ci assomigli, e magari possa superarci, nel senso di vincere quelle partite della vita in cui noi non siamo stati proprio all’altezza.
Credo sia umano.
Ma la vera partita inizia non appena i figli hanno la possibilità di esprimersi:
gusti, attitudini, e a volte talenti.
Mi rendo anche conto che il fatto di andare bene a scuola non dipende in modo totale da quanto io li possa seguire in questo percorso, tutt’al più lo può facilitare, ma forse nemmeno.
Così, la vera sorpresa è scoprirli, proprio come i regali, perchè loro sono il dono più grande: togliere la carta a poco a poco e lasciarsi sopraffare dalle loro inclinazioni, assecondandole anche quando non ci entusiasmano e non forzandole quando invece ci appassionano.
Perchè loro non sono noi, e noi non siamo loro.
Non sappiamo nemmeno chi siamo noi stessi…. sarà divertente scoprire chi sono loro, e sarà molto meglio di quanto immaginiamo.
Anche se non è facile a volte, vederli crescere….Anais ha già iniziato a salutarmi con meno enfasi, all’entrata della scuola 😉
Eppure, ci sono momenti, molto intimi, nei quali sembra non averne mai abbastanza del mio affetto.
Forse dell’infanzia restano pochi ricordi, ma quelli che restano sono indelebili.
Ai miei bimbi piace molto restare con noi nel lettone per le coccole, il sabato o la domenica mattina.
Io non ho mai avuto occasione di stare a letto con i miei genitori, e inoltre non ho mai voluto fare il riposino quotidiano.
Tuttavia, è indelebile nella mia mente quel pomeriggio in cui, eccezionalmente, mi coricai vicino alla mia mamma.
Lei dormì, io mi annoiai tanto, anche se mi sembra di essere ancora lì, se chiudo gli occhi, e sentire nella penombra la sua presenza rassicurante accanto alla mia.

Questa è una torta che faceva la mia mamma.

Sempre tanti giri…per arrivare ogni volta a quel punto.
L’avevo già pubblicata nel 2010, perchè è una delle mie torte preferite, ma le foto non gli rendevano giustizia.
Anche il gusto di questa torta mi ricorda la mia infanzia, ed ha un gusto indelebile

Ingredienti:
250 gr di zucchero
200 gr di farina
75 gr di burro
3 uova
1 barattolo di ananas in sciroppo naturale
mezza bustina di lievito

Caramellare in un pentolino 150 gr di zucchero. Nel frattempo, fondere 75 gr di burro.
Versare
prima lo zucchero caramellato sul fondo di una tortiera, distribuirvi
sopra il burro fuso e le fette di un barattolo di ananas sciroppato fino
a ricoprire tutta la tortiera.
In una ciotola mettere 200 gr di
farina, 6-7 cucchiai di sciroppo d’ananas, 100 gr di zucchero, 3 uova e
mezza bustina di lievito.
Lavorare con le fruste ottenendo un composto morbido e versarlo nella tortiera.
Infornare
a 180 gradi per circa 30 minuti e, una volta raggiunta la cottura,
togliere dal forno e rovesciare subito la torta sul piatto da portata.
Servire una volta fredda!