9 Ottobre 2016

Triangoli di pasta sfoglia ripieni di crema pasticcera alla vaniglia e amarene

By Aria

Se non avete idee per il dolce da portare in tavola nel week end, vi lascio questa proposta veloce, ma molto gustosa e scenografica, che mi è stata presentata in occasione di una cena di gala, servita però con una salsa di frutti di bosco.
Non avendoli e non volendo rinunciare, anche perchè avevo del latte in scadenza da trasformare ben presto in crema pasticcera, ho optato per le amarene sciroppate, che non mancano mai nella mia dispensa.
E’ stata una settimana intensa per me, soprattutto emotivamente. Ho girato per ambulatori di medici accompagnando una persona a me carissima per un problemino che dobbiamo al più presto risolvere, e litigato con Anais, per alcuni atteggiamenti che non mi sono piaciuti.
Forse, alla fine, calcando sui toni sono passata dalla parte del torto e quando l’ho accompagnata a scuola e l’ho chiamata mentre entrava, per farle un sorriso a cui lei non ha voluto rispondere, mi sono sentita morire e sono stata in pena tutto il giorno. Ma poi perchè l’ho fatto? Perchè volevo farmi perdonare una sgridata che secondo me era assolutamente necessaria?
Eppure anche mia madre mi sgridava. Per il mio bene, come soleva dire.
Mi chiedo se anche lei avesse i rimorsi quando mi dava qualche ceffone o mi sgridava con due urla.
Credo di no.
E’ che noi genitori moderni ci sentiamo sempre a disagio, sempre giudicati, sempre messi alla prova da tutti quelli che si ergono a psicologi e pedagogisti e sono pronti, attraverso qualche articoletto virtuale, a dirti cosa devi e cosa non devi fare.
Ancora prima di avere figli ci viene detto come fare se…manuali su manuali di libri sull’argomento e corsi preparatori.
E non tenerlo in braccio, altrimenti lo vizi. E tienilo sempre in braccio, perchè si crea un legame.
E svezzalo in questo modo. E addormentalo in questo. E non dargli mai uno smartphone. E non fargli mancare il barattolo della calma. E non mandarlo a scuola a 5 anni. E non mandarlo a fare sport perchè a bisogno di oziare. Però mandalo a fare sport perchè fa bene.
Lo sapete cosa vi dico?
Io non ho mai dato ascolto a nessuno. Mi sono fidata del mio istinto. Anzi del nostro istinto.

Perchè se è vero che ogni tanto vacillo….è altrettanto vero che poi mi sfogo con mio marito, gli telefono, piango e rido con lui e mi sento dire: “Va tutto bene, abbiamo fatto la cosa giusta”
E’ quell’abbiamo che mi salva. La certezza di essere sempre complici e in sintonia, sempre pronti a proteggerci e mai ad accusarci. A consigliarci, forse, ma a prendere insieme il peso di ogni responsabilità che ci assumiamo.

 


Ingredienti
400 g di latte fresco
3 tuorli
40 g di farina
110 g di zucchero semolato
bacche di vaniglia

1 rettangolo di pasta sfoglia

amarene sciroppate

foglioline di menta

Procedimento

Preparare la crema mescolando, in una casseruola, i tuorli con lo zucchero, la farina, e il latte a filo, mescolando a poco a poco in modo da non avere grumi.
Unire i semi raschiati da mezza bacca di vaniglia.
Portare sul fuoco e mescolare di continuo fino al raggiungimento del bollore.
Spegnere la fiamma, coprire con pellicola a contatto e lasciare raffreddare.

Nel frattempo ricavare dal rettangolo di sfoglia circa 6 quadrati
Farcire con abbondante crema, chiudere a triangolo sigillando bene i bordi e cuocere in forno preriscaldato fino a doratura.

Servire tiepido con le amarene e qualche cucchiaio di sciroppo e una foglia di menta fresca

 piatto di servizio Cosi Tabellini