18 Maggio 2011

Di ricette arabe, russe, sudamericane….

By Aria

piatto rosa serie saint tropez laboratorio pesaro

Eccomi tornata alla mia nuova rubrica, sì, la rubrica delle ricette che altri blog mi hanno ispirato…a scopiazzare!

Beh, il suo non è solo un blog di cucina, il suo è un romanzo a puntate di cui, se riesco, cerco di non perdermene nemmeno una! Mi fa ridere, mi emoziona, mi porta in posti lontani e diversi dalla mia realtà quotidiana con una disarmante leggerezza e una pungente ironia che quando termina il post mi stupisco di essere ancora qui nella mia cucina davanti al monitor: ma come? non ero in Libia per raccogliere fichi, o al buffet del compleanno tra trenta persone e una cheesecake immensa, o in casa della signora Russa con tanto di fruste elettriche in mano?

Beh, ok, ora l’avete capito tutti che parlo di Stefania....oltre ad essere una bravissima “scrittrice” io penso sia anche una bravissima cuoca un pò streghetta. Ma non trovate che le sue siano prevalentemente ricette con il barbatrucco?

Inoltre, Stefania con me è anche un pò “santa”…non solo risponde alle mie mail con rapidità ma davvero dà risposta ai miei quesiti esistenziali con tanto di foto per agevolarmi il lavoro!

Ho provato tante sue ricette, tutte sempre riuscitissime. Una in particolare è entrata a far parte dei miei cavalli di battaglia, nonchè il dolce preferito del mio migliore amico….quale? arrivate alla fine del post se avete pazienza!
Avrei voluto postare questa ricetta in Aprile, ma Stefania era giudice all’MT Challange e non mi sembrava il caso di fare un post per lei.

Ma oggi lo voglio fare, per ringraziarla di essere una persona così disponibile e simpatica (e pensare che prima di iniziare il mio blog seguivo il suo in silenzio per paura di commentare un blog così ben fatto…mi aspettavo che una foodblogger così seguita fosse un pò snob, non so perchè…) .

Pensate che quando dico a mio marito “questa sera ricetta dell’Araba” lui ha già capito che si mangerà bene!

Stefi...alla fine il dolce di latte me l’ha inviato gentilmente Delixia e io con il “famoso” barattolo di latte condensato ho rifatto per la 5° volta il Napoleone….grazie per queste due magnifiche ricette e per tutte le altre che hai già postato o posterai, un abbraccione!

Ecco le ricette originali, io delle ricette dell’Araba non oso modificare proprio niente, neanche quando scrive 312 gr…m’impegno davvero per rispettarli perchè, se lo dice lei…….no, scherzo, qualcosa mi scappa, e infatti le ricette non mi vengono così belle ma, cavolo, io non ce l’ho neanche un’alzatina bella come la sua 😉

TORTA DI SFOGLIA E DOLCE DI LATTE

Cosa fare quando si ha in dispensa un barattolo di meraviglioso dolce di latte Delixia? Beh, la tentazione di mangiarlo a cucchiaiate è forte, ma credetemi se vi dico che riuscirei a finirlo da sola nel giro di un quarto d’ora…non mi sembra proprio il caso! Allora, questa ricetta dell’Araba Felice è quello che ci vuole per accontentare molti più commensali…ve lo assicuro!

250 g di pasta sfoglia (io un cerchio di pasta sfoglia già stesa)
un barattolino di dolce di latte Delixia
100 g di mandorle
un albume, solo per spennellare

salsa al cioccolato Fabbri

Tostare le mandorle a 170 gradi per circa 13 minuti e tagliarle in pezzi grossolani nel mixer.
Mescolare le mandorle al dolce di latte Delixia
Srotolare la pasta sfoglia e versare nel centro il ripieno a cucchiaiate, chiudere dando la forma di un rettangolo premendo molto bene per farle aderire, sigillare bene pennellando con un pò di albume.

Spennellare tutto il dolce con l’albume rimasto, e cuocerlo in forno preriscaldato a 200 gradi per circa 25 minuti, o comunque finche’ la sfoglia sara’ gonfia e dorata.

Servire tiepido o a temperatura ambiente, con la salsa al cioccolato Fabbri.
NAPOLEONE

Sul Napoleone ho proprio poco da dirvi, parla da solo, se lo vorrete preparare. E’ semplicemente straordinario!

250 g di burro
400 g di farina
150 ml di acqua fredda (circa)
30 ml di succo di limone
crema al burro e latte condensato ottenuta frullando con le fruste 250 gr di burro freddo di frigo per 10 minuti almeno a cui andrà aggiunto sempre montando un barattolo di latte condensato
(per maggiori informazioni vi rimando all’esaustivo post di Stefania)

Per prima cosa unire il succo di limone all’acqua, e lasciare da parte.
Tagliare il burro freddo a pezzetti e lavorarlo con la farina sfregandolo tra le dita, in modo da ottenere uno sfarinato. Ora cominciare ad unire a poco a poco l’acqua con il succo di limone, impastando con le mani (o anche nel Kenwood, se volete, usando il gancio a K). Valutate se usare tutta l’acqua o no, dipendera’ dalla vostra farina. L’impasto finale dovra’ essere morbido ma non appiccicoso.
Dividere quindi l’impasto in 5 parti : 4 piu’ grandi ed una piu’ piccola.
Per comodita’ vi dico che le palle piu’ grandi devono pesare intorno ai 170-180 grammi.
Avvolgere ogni pallina nella pellicola e mettere in frigo per circa tre ore (o anche una notte, se preferite avvantaggiarvi con il lavoro).
Preriscaldare quindi il forno a 200 gradi, e prendere un panetto di quelli piu’ grandi alla volta. Lasciarlo una ventina di minuti a temperatura ambiente, perche’ torni ad essere lavorabile, e stenderlo su carta forno infarinata con il mattarello in un rettangolo di circa 25cm x 19cm, molto sottilmente

Cuocere quindi la sfoglia per circa 10-15 minuti, in forno colorira’ e si gonfiera’ facendo le bolle, e’ cosi’ che deve essere.
Procedere allo stesso modo per le altre 3 sfoglie grandi, cercando di farle tutte uguali.
Se le stendete in anticipo, tenetele in frigo fino al momento della cottura, mi raccomando!
L’ultima pallina, a cui aggiungerete eventuali ritagli di pasta, va stesa sempre sottilmente ma non serve fare un rettangolo, dato che dopo la cottura andra’ completamente sbriciolata.
Appena ogni sfoglia esce dal forno appiattire delicatamente con le mani protette da un guanto da cucina le bolle, senza preoccuparvi delle briciole. Cercate solo di non rompere le sfoglie, o quantomeno di romperle troppo 🙂
Far raffreddare le sfoglie completamente, ed intantopreparare la crema al burro e latte condensato.
Cominciare quindi ad assemblare il dolce nel piatto in cui lo servirete, e’ piu’ comodo che spostarlo dopo.
Mettere una prima sfoglia sul piatto, e spalmare uno strato sottile di crema, continuare cosi’ fino ad esaurimento delle 4 sfoglie grandi. Se riuscite, il dolce avra’ un aspetto piu’ carino se l’ultima sfoglia riuscite a metterla con lo strato piu’ liscio sopra, al contrario, per capirci, ma non e’ fondamentale.
Coprite anche l’ultima sfoglia di crema, e spalmatene anche sui bordi.
Sbriciolate quindi la sfoglia piu’ piccola ed usate le briciole per ricoprirlo completamente.
Conservare in frigo, ma tirare fuori una ventina di minuti prima di servirlo, in modo che la crema sia giustamente morbida.

Superlativo!