15 Aprile 2012

Moussaka, o quasi, in cocotte

By Aria

Brrrr, ma che freddo…Primavera, scusa, vuoi tornare?
Io avevo già fatto il cambio armadio dalla felicità!!!

A casa mia l’unica contenta di questa pioggia è Anais, inseparabile dal suo ombrellino con le principesse…3 gocce e non si può proprio fare a meno di uscire sotto l’ombrellino…

Ora che mi viene in mente è stato il mio esordio da cantante solista, a quasi 4 anni come lei: una canzone che diceva “Sotto l’ombrellino giallo canarino...”
purtroppo non ricordo più le altre parole, ma ho delle foto dove sono ritratta bella ridente e cicciotta con l’ombrellino di carta in mano mentre sto cantando…e ricordo bene quanto ero fiera!

Che bambina spensierata ero!!!

Anais è molto più timida, chiusa, e paurosa di me, o almeno di quanto lo fossi io da piccola…
a me piaceva mettermi in mostra, conoscere nuovi bambini, essere protagonista nei giochi…
Anais invece fatica a relazionarsi con i bambini della sua età, cerca di evitare il centro dell’attenzione, è insicura e ha sempre biosgno della mia approvazione…insomma, siamo ad Aprile inoltrato e all’asilo (vi ricordate?) è ogni giorno come il primo giorno.
Gioca sempre e soltanto con una bambina più piccina di lei, o con le maestre.

La sto portando a pattinaggio, per farle conoscere anche la realtà fuori dalla casa e dalla “scuola”.
Sembra che le piaccia, ovviamente ho scelto io per lei, ha solo 3 anni…

io non sono mai stata una sportiva e nessuno sport mi ha mai attirato più di tanto ma, crescendo, quel volare leggero sulle rotelle o sul ghiaccio, con quelle scie di velo e lustrini che ti fanno sembrare una fata che sulle ali della musica può far volteggiare anche il cuore, mi ha rapita, nella convinzione che a me sarebbe impossibile avere tutta quella grazia.

Così, a Ottobre, ci siamo ritrovare in palestra. Più a disagio io che mia figlia.
Se non le piacerà smetteremo subito, ho pensato, non voglio certo imporle di fare uno sport scelto da me quando io non ne ho mai praticato nessuno…
Invece pattinare sembra piacerle. Beh, pattinare è una parola grossa, ancora camminiamo (ora senza la mano nella mia) lungo i bordi della pista facendo giochi e cercando di capire come si salta e come si fanno i piegamenti….è ancora lungo il percorso, ma la voglio accompagnare con quella pazienza che normalmente non ho avuto con me stessa.

E’ così bella sui pattini. Ieri la guardavo tutta fiera della sua gonnellina blu, gli occhi luccicanti mentre ammira le bambine più grandi di lei: chignon, tulle, frappe…i suoi occhi sono in estasi mentre le guarda danzare sulle rotelle.

Guardavo anche io le altre bambine che pattinavano insieme, ridendo, scherzando, rincorrendosi, tenedosi la mano e aiutadosi a rialzarsi quando qualcuna di loro stava per cadere…beh, è un’emozione sapere quanta vita avranno davanti, quante prime volte, quanto tempo per giocare…che nostalgia, a volte, per anche tutto quello ch e c’è ancora da sbagliare.

Anais, ti dedico questa canzone che ho sempre adorato…qualcuno la dedicò a me quando ero piccina, e non lo compresi, ora so cosa vuol dire….ed è tutto per te.

Ma come vorrei avere i tuoi occhi, spalancati sul mondo come carte assorbenti
e le tue risate pulite e piene, quasi senza rimorsi o pentimenti,
ma come vorrei avere da guardare ancora tutto come i libri da sfogliare
e avere ancora tutto, o quasi tutto, da provare…

Culodritto, che vai via sicura, trasformando dal vivo cromosomi corsari
di longobardi, di celti e romani dell’ an tica pianura, di montanari,
reginetta dei telecomandi, di gnosi assolute che asserisci e domandi,
di sospetto e di fede nel mondo curioso dei grandi,

anche se non avrai le mie risse terrose di campi, cortile e di strade
e non saprai che sapore ha il sapore dell’ uva rubato a un filare,
presto ti accorgerai com’è facile farsi un ‘ inutile software di scienza
e vedrai che confuso problema è adoprare la propria esperienza…
Culodritto, cosa vuoi che ti dica? Solo che costa sempre fatica
e che il vivere è sempre quello, ma è storia antica, Culodritto…

dammi ancora la mano, anche se quello stringerla è solo un pretesto
per sentire quella tua fiducia totale che nessuno mi ha dato o mi ha mai chiesto;
vola, vola tu, dov’ io vorrei volare verso un m ondo dove è ancora tutto da fare
e dove è ancora tutto, o quasi tutto…
vola, vola tu, dov’ io vorrei volare verso un mondo dove è ancora tutto da fare
e dove è ancora tutto, o quasi tutto, da sbagliare…

Francesco Guccini



E ora, veniamo alla ricetta, ancora adeguata al clima, direi….

avevo del macinato di vitello e niente voglia di fare le polpette….allora mi sono inventata queste cocotte saporitissime, dopo aver visto la moussaka di Fabiola con le patate, e ovviamente non potevo buttare un pò di radicchio rimasto…

da qui è nato il nome usato un pò inappropriatamente,
ma che rende bene il gusto di queste cocottes

Ingredienti per 4 cocottes:

300 gr di tritato di vitello
250 gr di besciamella
4 patate radicchio stufato
sale, pepe, olio

Procedimento

Lessare le patate in acqua salata senza farle cuocere troppo, il tempo necessario per poterle sbucciare e poi tagliare a fette di mezzo cm.
Nel frattempo cuocere la carne in un filo di olio extravergine usando una padella antiaderente. Sfumare con vino bianco, regolare di sale e pepe, e proseguire la cottura per una quindicina di minuti.
Il radicchio lo avevo tagliato a striscioline e stufato in poco burro di cacao, nella ricetta precedente.
La besciamella l’avevo già pronta anch’essa, ma potete vedere la procedura qui.

La cocotte Le Creuset è quindi così composta : besciamella sul fondo, una cucchiaiata di carne,radicchio (no per i bambini…almeno i miei!) qualche fetta di patata, …ho fatto 2 starti per cocotte, terminando con una cucchiaiata di besciamella e un pò di formaggio grattuggiato da gratinare sotto il grill.
Basteranno una decina di minuti e le vostre cocotte saranno in tavola fumanti e piene di gusto, anche i miei birbanti hanno gradito, soprattutto la pattinatrice dopo l’allenamento!

Scusate se vi sto proponendo ricettine un pò invernali, prometto che mi rifarò con la rimavera sulla Tavola non appena spunterà il sole…;-)