Moussaka, o quasi, in cocotte
Io avevo già fatto il cambio armadio dalla felicità!!!
A casa mia l’unica contenta di questa pioggia è Anais, inseparabile dal suo ombrellino con le principesse…3 gocce e non si può proprio fare a meno di uscire sotto l’ombrellino…
Ora che mi viene in mente è stato il mio esordio da cantante solista, a quasi 4 anni come lei: una canzone che diceva “Sotto l’ombrellino giallo canarino...”
purtroppo non ricordo più le altre parole, ma ho delle foto dove sono ritratta bella ridente e cicciotta con l’ombrellino di carta in mano mentre sto cantando…e ricordo bene quanto ero fiera!
Che bambina spensierata ero!!!
Anais è molto più timida, chiusa, e paurosa di me, o almeno di quanto lo fossi io da piccola…
a me piaceva mettermi in mostra, conoscere nuovi bambini, essere protagonista nei giochi…
Anais invece fatica a relazionarsi con i bambini della sua età, cerca di evitare il centro dell’attenzione, è insicura e ha sempre biosgno della mia approvazione…insomma, siamo ad Aprile inoltrato e all’asilo (vi ricordate?) è ogni giorno come il primo giorno.
Gioca sempre e soltanto con una bambina più piccina di lei, o con le maestre.
La sto portando a pattinaggio, per farle conoscere anche la realtà fuori dalla casa e dalla “scuola”.
Sembra che le piaccia, ovviamente ho scelto io per lei, ha solo 3 anni…
io non sono mai stata una sportiva e nessuno sport mi ha mai attirato più di tanto ma, crescendo, quel volare leggero sulle rotelle o sul ghiaccio, con quelle scie di velo e lustrini che ti fanno sembrare una fata che sulle ali della musica può far volteggiare anche il cuore, mi ha rapita, nella convinzione che a me sarebbe impossibile avere tutta quella grazia.
Così, a Ottobre, ci siamo ritrovare in palestra. Più a disagio io che mia figlia.
Se non le piacerà smetteremo subito, ho pensato, non voglio certo imporle di fare uno sport scelto da me quando io non ne ho mai praticato nessuno…
Invece pattinare sembra piacerle. Beh, pattinare è una parola grossa, ancora camminiamo (ora senza la mano nella mia) lungo i bordi della pista facendo giochi e cercando di capire come si salta e come si fanno i piegamenti….è ancora lungo il percorso, ma la voglio accompagnare con quella pazienza che normalmente non ho avuto con me stessa.
E’ così bella sui pattini. Ieri la guardavo tutta fiera della sua gonnellina blu, gli occhi luccicanti mentre ammira le bambine più grandi di lei: chignon, tulle, frappe…i suoi occhi sono in estasi mentre le guarda danzare sulle rotelle.
Guardavo anche io le altre bambine che pattinavano insieme, ridendo, scherzando, rincorrendosi, tenedosi la mano e aiutadosi a rialzarsi quando qualcuna di loro stava per cadere…beh, è un’emozione sapere quanta vita avranno davanti, quante prime volte, quanto tempo per giocare…che nostalgia, a volte, per anche tutto quello ch e c’è ancora da sbagliare.
Anais, ti dedico questa canzone che ho sempre adorato…qualcuno la dedicò a me quando ero piccina, e non lo compresi, ora so cosa vuol dire….ed è tutto per te.
e le tue risate pulite e piene, quasi senza rimorsi o pentimenti,
ma come vorrei avere da guardare ancora tutto come i libri da sfogliare
e avere ancora tutto, o quasi tutto, da provare…
Culodritto, che vai via sicura, trasformando dal vivo cromosomi corsari
di longobardi, di celti e romani dell’ an tica pianura, di montanari,
reginetta dei telecomandi, di gnosi assolute che asserisci e domandi,
di sospetto e di fede nel mondo curioso dei grandi,
anche se non avrai le mie risse terrose di campi, cortile e di strade
e non saprai che sapore ha il sapore dell’ uva rubato a un filare,
presto ti accorgerai com’è facile farsi un ‘ inutile software di scienza
e vedrai che confuso problema è adoprare la propria esperienza…
Culodritto, cosa vuoi che ti dica? Solo che costa sempre fatica
e che il vivere è sempre quello, ma è storia antica, Culodritto…
dammi ancora la mano, anche se quello stringerla è solo un pretesto
per sentire quella tua fiducia totale che nessuno mi ha dato o mi ha mai chiesto;
vola, vola tu, dov’ io vorrei volare verso un m ondo dove è ancora tutto da fare
e dove è ancora tutto, o quasi tutto…
vola, vola tu, dov’ io vorrei volare verso un mondo dove è ancora tutto da fare
e dove è ancora tutto, o quasi tutto, da sbagliare…
Francesco Guccini
E ora, veniamo alla ricetta, ancora adeguata al clima, direi….
avevo del macinato di vitello e niente voglia di fare le polpette….allora mi sono inventata queste cocotte saporitissime, dopo aver visto la moussaka di Fabiola con le patate, e ovviamente non potevo buttare un pò di radicchio rimasto…
da qui è nato il nome usato un pò inappropriatamente,
ma che rende bene il gusto di queste cocottes
Ingredienti per 4 cocottes:
300 gr di tritato di vitello
250 gr di besciamella
4 patate radicchio stufato
sale, pepe, olio
Procedimento
Lessare le patate in acqua salata senza farle cuocere troppo, il tempo necessario per poterle sbucciare e poi tagliare a fette di mezzo cm.
Nel frattempo cuocere la carne in un filo di olio extravergine usando una padella antiaderente. Sfumare con vino bianco, regolare di sale e pepe, e proseguire la cottura per una quindicina di minuti.
Il radicchio lo avevo tagliato a striscioline e stufato in poco burro di cacao, nella ricetta precedente.
La besciamella l’avevo già pronta anch’essa, ma potete vedere la procedura qui.
La cocotte Le Creuset è quindi così composta : besciamella sul fondo, una cucchiaiata di carne,radicchio (no per i bambini…almeno i miei!) qualche fetta di patata, …ho fatto 2 starti per cocotte, terminando con una cucchiaiata di besciamella e un pò di formaggio grattuggiato da gratinare sotto il grill.
Basteranno una decina di minuti e le vostre cocotte saranno in tavola fumanti e piene di gusto, anche i miei birbanti hanno gradito, soprattutto la pattinatrice dopo l’allenamento!
Scusate se vi sto proponendo ricettine un pò invernali, prometto che mi rifarò con la rimavera sulla Tavola non appena spunterà il sole…;-)
Cara la tua cucciola. Conosco le campionesse del mondo di pattinaggio (sono di Mareno di Piave) e sono spettacolari, le coreografie, la grazia, la coordinazione, è una meraviglia guardarle, soprattutto perchè so il sacrificio che le ha portate sino a lì. Io ho fatto nuoto, tennis e atletica, quindi la grazie non è il mio forte, sarà per questo che rimango estasiata quando le vedo pattinare.
Che bello questo post….sprigiona tutto l'amore per la tua cucciola!! Il pattinaggio è davvero un bello sport…chissà, magari nel crescere si appassionerà!! Un bacio e buona domenica!!
P.S. complimenti per la ricetta!! Le cocottine sono fantastiche!
Che tenera la tua piccola, io i primi mesi all'asilo non parlavo mai, ho iniziato a dire qualche parola dopo natale 🙂
Ricetta meravigliosa ^^
Buona domenica 🙂
bello il pattinaggio, poi vedrai avrà tempo per scegliere da sè quello che più le piace(:
Bellissime le cocottine..!
Volevo dirti che ho postato la tua torta, fantastica (:
Appetitosa!!!
Quanto mi piaceva questa canzone avevo il cd uno dei primi, e quanto è buono il contenuto delle tue cocottine.
Pensa che anche io oggi ho fatto il brasato…il che è tutto dire…
strepitose queste cocottine!
Capisco la tua emozione…io la prima volta che ho visto mia figlia sulle punte ho quasi pianto..pensando a quando ha iniziato a quattro anni a fare danza, sembrava un pulcinotto!
Come crescono…e chissà…
buonissimo piatto, e poi monoporzione è meglio!
ma di che ti scusi? a me piacciono queste ricettine calde visto che è tornato il freddo!
è un post dolce, positivo, pieno di voglia di vivere… ma o sto piangendo a dirotto… mi hai commossa, è stato bellissimo leggere queste righe, mi sembrava di vedervi… guardo mia figlia,qui vicino a me, appena più grande, e mi vengono i brividi…
grazie aria, grazie!
degnissima variazione di una dei nostri patti nazionali!
complimenti veramente!
irene
Grazie Aria per aver menzionato un grande poeta come Francesco Guccini. Peccato che pochi abbiano il cuore grande per capirlo e non ha il successo che merita per le sue canzoni. Ma in fondo a lui va bene così. Un bacio alla tua piccola vedrai che si sbloccherà. Sara
Troppo belle!!! dovrei comprarle!!! Una buona buona domenica!!!
Pensa… se un domani diventerà una campionessa potrò dire "io conosco la madre". Ah ah ah! Scherzi a parte deve essere bello vedere una bimba appassionarsi a qualcosa. Bacio.
Che bello questo post! Sei proprio una brava mamma! Stai tranquilla per la piccola, tu continua a starle vicino, quando sarà pronta farà le sue amicizie! Buonissima anche la ricetta! adatta al clima! un bacione!
Io resto incantata di fronte al pattinaggio , è uno sport bellissimo. Non conosco questa ricetta anche se ne ho sentito parlare.
Io non so pattinare! ma le tue cocotte le divorerei subito!
Ciao Aria, piacere di conoscerti! Sono arrivata al tuo blog su consiglio di Cinzia di ESSENZA IN CUCINA e sono felice di averlo fatto. Ti seguiro con piacere! A presto.
Quando si ama qualcuno, non c'è bisogno di trovare le parole..
ti vengono spontanee.
Ogni tanto è molto bello esprimere involontariamente cio' che si prova .
Il tuo piatto e fatto sicuramente con tanta passione.. infatti ti è venuto molto bene.
Un bacione ai tuoi cuccioli.
Incoronata.
da provare… è bello sapere che accompagni Anais a pattinare…
simpaticcisima in cocotte..che squisitezza!
Ciao Aria, mi chiamo Mauro, trovo che il tuo blog sia interessnte e ricco di novità, l'unico neo , le foto sono sfuocate, sicuramente le avrà fatte tuo marito, se vuoi gli do qualche ripetizione. complimenti ciao.
Non avevo mai letto questa ricetta..dovrò provarla!
Anche io ed Anna "pattinavamo" ci piaceva anche (tanto per sottolineare un'altra cosa che facevamo assieme!)..peccato che a casumaro quell'unico corsettino estivo che c'era, non si fece più…due carriere stroncate :p
Continua Anais!
Ps ci vediamo il 6 maggio giusto?:D
(per la serie il mondo è piccino)
j.