24 Ottobre 2013

Uova in camicia e la mia colazione italo-americana

By Aria

Sono italiana fino al midollo, non sono mai stata in America e non ho nel cuore l’american dream.

Ma con questo mi tengo bene in guardia dal giudicare qualcosa che non conosco, palesando la mia ignoranza al riguardo.

Ho viaggiato molto nella mia adolescenza, in Europa, capendo poi che stavo cercando di scappare da me stessa, così..quando mi sono ritrovata, ho sempre avuto paura di andare troppo lontano.
Mi è venuta anche un’improvvisa, tremenda e ingestibile paura di volare.
Detto questo, nei miei viaggi adolescenziali ho scoperto la colazione ricca e anche salata:
succo d’arancia, pane tostato, cereali, becon and eggs, salumi, formaggi, tanto altro…
e l’ho sempre consumata volentieri. Golosa, lo sono sempre stata 😉

Anche in albergo, l’odore di tante cose dolci e salate mi stuzzica terribilmente ma, ahimè, da quando conosco il pericolo al quale mi espongono le mie allergie (che mi impediscono di mangiare frutta fresca, secca e fritti che non siano stati appunto cotti in olio d’oliva) è diventato praticamente impossibile godere di questo ben di Dio fuori casa.
 Mangiare viaggiando è per me molto limitante.

E allora come mai un blog di cucina?

Beh, perchè la cucina è per tutti…si può viaggiare da dietro un monitor
e si può imparare la tradizione ma adattandola alle proprie esigenze.
Non è la stesa cosa, sono d’accordo…a volte è anche meglio!!!
O almeno, io faccio così tutti i giorni,
e tutti giorni amo imparare qualcosa di nuovo e…
metterci lo zampino 😉

Ringrazio Roberta e MTChallenge per quest’altra preziosissima sfida,
che mi ha messo a dura prova…non tanto perchè non mi sia gustata il tutto bensì perchè..
per prepararmelo ci ho messo un bel pò di tempo! Ero da sola!!!

Voglio dire…io ci sono arrivata a merenda a prepararmi tutto..
.a colazione posso lanciarmi ma, a patto che me la prepari qualcun’altro 😉


Inoltre vi confesso che…se questa colazione sembra aver fatto la gioia di tanti mariti di mogli
MTchallenge-addicted, beh…
io al mio non l’ho nemmeno fatta vedere.
Lui, che a mia differenza non è allergico a nulla e che mangia con gusto tutto (fatta eccezione della carne per scelta personale) beh…odia però tutto quello che è giallo e riconduce alle uova.
Eggs Benedict, salsa olandese…mmmm…non avrei potuto fargli questo!
La sua è un’ostilità psicologica, perchè poi gli piacerebbe pure ma…è più forte di lui…
quel colore non lo invita e io…bado bene dal presentarglielo per amore.
Rispettandolo come lui rispetta me, in tutti i miei limiti.

In un pomeriggio di Ottobre, complice l’influenza e il fatto che da due giorni mangiavo veramente poco…ho pensato di prepararmi questa sostanziosa…colazione...ehm, merenda…

Devo dire che mi sono ripresa alla grande!!!
Riassumendo: se penso che questa colazione è generalmente quella dalla quale io sono esclusa,
sono riuscita a prepararmene una dove poter mangaire tutto 😉

Però, niente english muffins (che proverò a parte!), ma un cake salato al basilico dall’odor mediterraneo, una salsa olandese….fatta con una modifica un pò italianeggiante, un dolce più equilibrato di una qualsiasi cake americana a base di sano yogurt bianco, banana (l’unico frutto invernale a me concesso, sigh) e sciroppo d’acero che adoro e…come bevanda...caffè…americano sì, dolcificato con pumpkins syrup...che sarà un’americanata
ma fa “tanto Ottobre italiano con le zucche della mia terra”
Che dite, ve ne avete a male se questa American Breakfast parla un poco italiano?
Con garbo, però…perchè… io sono fatta così…..
Se mi perdonate, avanti con le ricette….

 per le Uova in Camicia

ahaha, premetto che ero terrorizzata da questa preparazione che non avevo mai fatto! 
Mi è venuto un uovo in camicia al primo colpo…sarà stata la fortuna della principinate!!!!

Mettere in un pentolino dell’acqua con un goccio d’aceto.
Appensa si creano le bollicine del bollore creare un vortice con la frusta e lasciare scivolare l’uovo appena sgusciato nel mezzo del vortice…questo movimento dell’acqua farà si che l’abume si avviluppi attorno al tuorlo.
Cuocere circa due minuti e scolare molto delicatamente
Posizionare l’uovo su una fetta di cake al pesto tostata e salare leggermente.
Irrorare con la salsa all’uovo e pepe
Sull’altra fetta posizonare fettine di prosciutto crudo Parma appena fritte in olio d’oliva!

per il Cake al pesto

200 gr. farina 00
50 gr. pesto al basilico
80 gr. parmigiano grattugiato

100 gr.  latte
2 uova
pezzetti di caciotta 100 g
4 cucchiai olio e.v.o.
1 bustina lievito per torte salate
sale e pepe q.b.

In
una ciotola amalgamate bene uova, latte e olio, il pesto, poi aggiungete la farina
setacciata col lievito , il parmigiano e la caciotta a cubetti.
Mescolate
bene e regolate di sale e pepe.
Versate l’impasto in uno stampo da plum-cake rivestito di carta forno, 
 e infornate a 180 C° per circa 45 minuti.
Lasciate raffreddare e tagliate a fette.
Tostare due fette di cake al pesto e accompagnarle con prosciutto crudo
 appena fritto nell’olio di oliva

 per la salsa olandese all’uovo e pepe (a modo mio)

Chiarificare 100 g di burro salato.
In una bastardella a bagnomaria sbattere due tuorli, un goccio d’aceto,
70 g di acqua e un cucchiaio di farina. Cuocere finchè non addensa senza mai far bollire l’acqua sotto  aggungendo a fine cottura il burro salato. Cospargere di pepe nero e mescolare.



Per il dolce:
Versare in un bicchiere uno yogurt naturale bianco, guarnire con mezza banana
tagliata a fette, irrorare con due cucchiai di sciroppo puro d’acero.

Per la bevanda
Preparare un caffè  lungo americano e dolcificarlo
con pumpkin syrup speziato.
La ricetta la trovate qui

ps: Questa colazione, con la quale partecipo alla sfida MTchallenge di ottobre 2013,

 
e al contest di Vaty

Il mio contest!
la dedico alla mia amica Elisa,
con la quale ho fatto tanti viaggi…soprattutto quello bello e difficile, dell’Amicizia.

Questa colazione, l’avrei tanto voluta condividere con lei, so che avrebbe apprezzato.
Elisa, se mi leggi, sappi che nessuno potrà prendere il tuo posto nel mio cuore
nonostante tutto.
In America ci sarei andata soltanto con te.
Mi manchi.
Questo io sento!

tutti i tessuti utilizzati sono Busatti