9 Settembre 2014

Biscotti treccine vaniglia e cacao

By Aria
Giorni fa una signora al supermercato mi ha detto che “mi sono fatta più bella...” e senza darmi il tempo di rispondere ha aggiunto “saranno state le gravidanze, il matrimonio, la felicità“…e allora io, che inizialmente non l’avevo presa come un gran complimento, mi sono guardata rapidamente dentro e fuori e mi sono detta che sì, sono proprio più bella ora che sono FELICE.
Ma cos’è la felicità?
Beh, spero che possa essercene ancora e ancora ma quando penso ai miei trent’anni, 
realizzo che questi saranno di certo gli anni più belli di tutti.
Tanti traguardi raggiunti, e diversi rimpianti o rimorsi, è inutile nasconderlo.
A vent’anni hai la vita davanti, tutto è possibile, anche le utopie…ed è molto bello, 
perchè ci credi veramente, come alle parole delle canzoni, 
e le possibilità sono infinite, sono tutte tue. 
Tu non farai quello che hanno fatto gli altri, ti convinci, avrai la tua strada, 
e realizzerai tutti i tuoi sogni, senza piegarti mai al volere degli altri o della vita.
Crescendo – è umano –  accetti qualche compromesso.
Ma poi, guardandoti dentro e non intorno, pensi che non è male quello per cui l’hai fatto.
Io sognavo una famiglia piena d’amore.
Ed è qui, attorno a me, anche ora che scrivo.
Bella, non bella, ho trovato qui il mio posto nel mondo.
Ci sto comoda, e mi sento una Regina con tanto di diadema e scettro.
In un Regno che spesso odora di zucchero a velo.
Ora che i bimbi sono piccoli e io nel pieno della mia maturità e con tanto entusiasmo tra le mani, credo che tutto sia veramente perfetto.
Pur con qualche incrinatura, qualche rinuncia, qualche sacrificio…
proprio quello che ti fa apprezzare ancora di più quello che hai e che sei.
E allora mi guardo allo specchio e sì, mi trovo molto più bella di quando avevo 15 anni, quando avevo molte rughe in meno ma anche tanta insicurezza, tanta rabbia in più, il complesso di avere le gambe storte e tanta paura del domani!
Quel domani che adesso è l’oggi, quello che mi voglio gustare 
come questi biscotti sfornati per la nostra colazione.
Tutti attorno a un tavolo, non c’è tempo per la noia.
Tutto sotto a questo tetto, intrecciato, legato stretto.
Il bianco e il nero, ogni cosa trova senso qui.
Anche io, e per questo dico Grazie!
 
 La ricetta l’ho trovata nel bellissimo blog di Monique, a sua volta tratta da Petit Biscuit
non ho modificato nulla, solo non sono stata brava quanto lei a dare la forma.
Fa sempre parte della mia goffagine….ma nel mio mondo im-perfetto, vanno bene così!
Buona colazione a voi, e soprattutto buona vita, che sappia un pò di vaniglia e un pò di cacao!
  Ingredienti



125 g burro morbido



110 g zucchero semolato



1 uovo



1 cucchiaino essenza di vaniglia (per me le bacche di mezza stecca di vaniglia)



250 g farina



2 cucchiai cacao amaro
Procedimento



Lavorare il burro a pomata e aggiungere lo zucchero, poi l’uovo brevemente
sbattuto con la forchetta in 3 volte. Quando tutto l’uovo è stato
assorbito, unire i semi vaniglia e la farina setacciata. A quel
punto iniziare a lavorare con le mani, formare una palla e mettere in
frigo.
Accendere il forno a 180°.



Riprendere
la frolla e divideterla in due parti uguali. 
In una aggiungere il cacao
lavorando bene in modo da ottenere una frolla di colore omogeneo.



Prendere
ora un pezzo uguale di ogni frolla e formare due cordoncini di circa 20
cm (la frolla è delicata, se farete i cordoncini più lunghi tenderà a
rompersi). Intrecciarli tra loro e tagliarli in 3/4 pezzi. Porli sulla
placca coperta di carta da forno e cuocere fino a doratura. 
Trasferirli
su una gratella e lasciateli raffreddare completamente.