16 Ottobre 2014

Cheesecake al cioccolato al latte

By Aria
Ieri era il compleanno di Esmeralda, una delle amiche che è stata più preziosa per me. 
L’ho conosciuta al liceo, e mi ha conquistata per la sua allegria contagiosa. 
Negli anni gli occhi di Esmeralda si sono fatti meno allegri,
insieme abbiamo superato tantissimi ostacoli e altrettanti traguardi.
Ora, quegli occhi così belli che incantano a guardarli, li vedo nuovamente azzurri e sereni, 
ma io so da quante onde sono stati attraversati quei due mari profondi.
Insostituibile compagna di viaggio, Esmeralda, alla quale raccontare i miei sogni, affidare i miei desideri, regalare i miei ricordi….custode preziosa dei miei segreti.
C’è stato un tempo in cui le nostre vite si sono divise, come binari paralleli di un treno …Poi  si sono magicamente rincontrate, e al seguito di questo nuovo abbraccio il destino ci ha condotto davvero verso coincidenze pazzesche, inevitabili giri di boa che ci hanno reso persone più felici.
Non ci vediamo spessissimo: siamo entrambe mamme e ed entrambe molto impegnate, tuttavia quando ci guardiamo negli occhi ci capiamo al volo, ed è forse più importante ciò che non ci diciamo rispetto agli aneddoti che a volte ricordiamo…perchè noi sappiamo perfettamente ciò che siamo state.
Le versioni di latino a tarda sera, le cuffie del walkman dal suo orecchio al mio, le canzoni suonate con basso e chitarra alla scuola di musica, i tanti treni attesi e anche persi, le corse in bicicletta, la noia in discoteca, i tanti kilometri in macchina, i mille e più concerti vissuti insieme, le facce buffe delle persone che abbiamo incontrato, le ore in stazione a raccontarci la vita e i sogni futuri.
Qualche fuga da scuola.
Oggi voglio festeggiare con voi il suo compleanno, riportando uno stralcio da un mio vecchio Diario, in onore anche di un’altra gioia che vorrei con voi condividere: 
E’ stata una soddisfazione incredibile, quella di vincere in questa categoria….
la più importante per me e l’unica alla quale mi sono candidata.
Per questa vittoria, oltre ai giudici che hanno valutato il mio blog, vorrei ringraziare
 tutti voi che leggete il mio blog ogni giorno…chi silenziosamente, chi lasciando un suo commento, chi facendomi i complimenti per come scrivo….
Beh, io scrivo come sono. Scrivo per curare me stessa, prima di tutto…per non dimenticare mai. 
Se le mie parole possono darvi un’emozione…io non posso che esserne felice.
Ed è per questo che vi dono un ricordo, uno qualsiasi, preso a casa dalle pagine del Diario.


Giugno 1998.
Ore 21.34
E così…notte prima degli esami. Sulle note di Siva cerco di non pensare ad altro e fermare questo momento per sempre.
Yellow spring down in my head…
C’è una strana luce giallognola fuori dalla mia finestra e al di là della zanzariera che separa la mia vita dalle milioni di altre là fuori.
Io sono dentro, dentro di me.
Questi momenti unici ci appartengono…
cerco di immaginare tutte le emozioni che mi aspettano, per esse vale la pena di vivere.
Vale la pena di vivere anche per una giornata come questa.
Noi 4, amiche di sempre, sedute sui bordi dei finestrini di una Uno blu per urlare alla strada la nostra voglia di vivere…
Si, non la felicità, la paura, o altre emozioni…ma solo che siamo VIVE mentre lassù il cielo azzurro si stempera sopra le nostre teste spettinate dalla brezza estiva, il grano battuto ci illumina con il suo oro tutto attorno, i platani e gli stormi di uccelli…procedono la loro corsa insieme,
fianco a fianco, come noi.
Sporgersi dal finestrino, prendersi l’aria in faccia e la vita con tutte le sue promesse, quelle che manterrà e quelle per la quali soffriremo, avere il coraggio di guardare avanti e affrontare il proprio destino…mentre la radio passa canzoni 
che gente come noi inventa, suona, canta, balla, fa sue e poi dimentica…
La vita sono 4 amiche diciottenni che non sanno cosa le attende, non hanno rimpianti, poche esperienze…ma tanta, tanta voglia di vivere, alzare la propria voce, anche se il mondo fuori è brutto.
La notte scende su tutte le cose, su tutte le persone, tutte le città…
le macchine si fermano, le radio si spengono, ma la mente e il cuore continuano a rombare forte dentro me, mentre le immagini scorrono sulla mia fronte come i fotogrammi di un film.
I ricordi si agitano come le foglie mosse dal vento, 
così che la mente e il cuore possano avere 18 anni per sempre.
Questo è l’unico vero esame, in fondo,
 il delicato equilibrio della maturità:
volersi sporgere dal finestrino della vita per sempre, gridare i propri sogni,
essere curiosi della realtà…mentre il tempo mette fuori moda le canzoni che io continuerò a cantare.

A Esmeralda, Silvia, Elisa:
metà della mia vita.
Per festeggiare, serve una Torta.
E con questa si va sul sicuro, nessuna brutta figura!
Modificata da questa ricetta
 Ingredienti
300 g biscotti
150 burro
1 cucchiaio miele
500 g di panna fresca
200 g di cioccolato al latte
50 g di cioccolato fondente
250 g di mascarpone
2 cucchiai di zucchero a velo
Procedimento
Tritare nel mixer i biscotti e fondere il burro a microonde.
Unire il burro ai biscotti e aggiungere un cucchiaio di miele.
Impastare bene e ricoprire una teglia, meglio se a cerniera, di diametro 22, foderata di carta forno, anche lungo i bordi.
Mettere in frigo a rassodare.
Semimontare 500 g panna
Sciogliere a bagnomaria 200 g di cioccolato al latte.
Lavorare 250 g di mascarpone con 2 cucchiai di zucchero a velo, unire a poco a poco il cioccolato al latte fuso, e in ultimo la panna, tenendone da parte un pò per le decorazioni finali.
Metter il dolce in frigorifero per almeno 6 ore.
Sformare il dolce su un piatto da portata.
Decorare con la panna rimasta e il cioccolato fondente grattuggiato, volendo, anche una spolverata di cacao amaro.