4 Ottobre 2014

Frittelle dolci di zucchine

By Aria
Parole parole parole….
Nessuno più ti può fermare/ chiamami
passione dai, hai visto mai..
Io sono nata chiacchierona. Ma non pettegola, amo dire la verità.


Ora che mio figlio cresce come fosse una parte di me e mi rivedo in lui come in uno specchio, mi tornano alla mente tanti ricordi, tante emozioni, evocazioni di scene che altrimenti avrei sepolto nel mio passato senza dare loro un perchè.
Stai un pò zitta! Sembri una radio!” mi dicevano, talvolta, i miei genitori, soprattutto in macchina.
Ci sei mancata ieri a scuola” mi apostrofavano i compagni al rientro di un giorno d’assenza 
c’era un silenzio in classe!”
Io un pò mi offendevo, per queste frasi così forti, ma non riuscivo comunque a tacere, 
e quando non parlavo cantavo.
La voce. E’ uno dei doni più grandi che possiedo.
Con la mia voce esprimo me stessa, declinandola nel canto in emozioni ora pacate ore violente.
Quando scendevo dal palco e le persone, anche anziane, mi rivelavano di aver sentito un brivido sulla loro pelle, io ricevevo la ricompensa più bella che si possa mai desiderare: aver suscitato nel cuore altrui un’emozione.
Ma si parla anche senza usare la voce, quando si scrive, come adesso. Come in un Diario.
Il mio primo taccuino me lo regalò mia madre alle elementari.
Pagine profumate e in copertina una giovane ragazza dai lunghi capelli accanto a una chitarra: quasi lei avesse potuto immaginare come sarei diventata quando non sarebbe più stata accanto a me.
Rileggo spesso le mie prime parole, alle quali sono seguite migliaia e migliaia di pagine,
 poichè non ho più smesso di tenere un Diario.
Caro Diario, mi presento: sono una bambina di 10 anni, ho i capelli biondi, gli occhi scuri e porto sempre bei vestiti“. 
Così, mi vedevo, prima di sapere qual era il destino che mi avrebbe travolto di lì a pochi mesi.
Quando mia madre è morta, l’ho capito più tardi, quel che mi mancava era parlare di quella morte con qualcuno. Il silenzio era piombato sulla nostra casa, sulle nostre anime, tarpando lo slancio della vita che continua.
Nessuno voleva parlare con me di questo, per rispetto, paura e imbarazzo e allora mi sono rifugiata nel Diario, nelle poesie, nelle canzoni, fino a quando ho trovato nuovamente qualcuno che aveva voglia di ascoltarmi, amplificata e non, ma lasciandomi libera di raccontare cosa sentivo.
Io se non mi esprimo non sono. Ognuno trova il suo modo di esprimersi. 
Io mi esprimo con le parole.
Non so stare zitta di fronte a quello che provo, in nessun contesto che vivo, e non ho la delicatezza di tenermi dentro il dolore. 
Io urlo al mondo cos’ho dentro. 
Vorrei essere stata una brava figlia, vorrei essere un’ottima madre, una meravigliosa moglie, una buon’amica, ma so essere solo me stessa. 
E a volte parlo più di quanto ascolto, me ne rammarico in seguito, ma è sempre troppo tardi.
Dove volevo arrivare? A parlare di loro, parlando di me.
Oggi ho nel cuore due donne tanto belle e diverse da me:
una che se n’è andata in punta di piedi, e che avrei voluto ascoltare di più, anche se un segno l’ha lasciato ogni qual volta ho sbirciato dentro alla sua finestra.
 (La morte non può essere solo silenzio.)
 L’altra persona, invece, è arrivata nel mio cuore come i fuochi d’artificio.
Tanto colore, tanto frastuono, e un pò di magia.
Sono certa che è arrivata per lasciare un segno!
Una persona che penserò tutto il giorno, finchè non sentirò la sua voce che mi dice che sta bene, 
ho già voglia di rivederla.
Una persona importante, perchè sa ridere sempre, anche quando il peso sulle spalle è tanto…che è sempre pronta a prenderne anche un pò del mio e soprattutto, 
che mi guarda negli occhi e mi dice la verità.
Io la adoro per questo, perchè le parole senza verità sono aria fritta….
le parole piene di significato sono l’aria che mi fa respirare la vita vera.

(E io amo il nome che mi han dato, anche se spesso mi sento in apnea.)

Di fritto, sono meglio le frittelle che la mia amica si è mangiata di gusto!
Prometto che la prossima settimana metterò più salato, ma
oggi ci voleva un dolce…
La ricetta che ho modificato secondo i miei gusti e le mie necessità
 è della cognata di Federica 😉
Ingredienti
2 zucchine piccole
200 g di farina autolievitante
un uovo
140 g di latte
40 g di zucchero semolato
un cucchiaio di maraschino
zucchero a velo
olio d’oliva per friggere
Procedimento
Lavare le zucchien spuntate e grattugirle, farne scolare l’acqua in un colino.
Montare uovo e zucchero, unire illatte, la farina, il maraschino e per ultimo le zucchine.
Otterremo una pastella cremosa e densa
Scaldare l’olio e friggerne poche alla volta, facendole dorare per bene.
Trasferirle su un piatto, fare scolare l’olio in eccesso e spolverare di zucchero a velo.