31 Dicembre 2014

Torta al vino rosso e…cosa fate per il primo?

By Aria
Ok, ci siamo…l’ultima notte dell’anno si avvicina. 
A me non esalta granché, lo ammetto candidamente,…però è indubbio che una suo fascino ce l’ha
…e in qualche modo qualche pensiero me lo fa venire: 
tempo di bilanci, di nuovi propositi, di senso di novità.
Io da un pò di anni ho eliminato i buoni propositi, che tra l’altro spesso mi vedono inadempiente..per quelli c’è sempre tempo tutti i mesi, e in effetti io ho iniziato quest’autunno a…
smettere di cercare la felicità negli stessi posti in cui l’ho persa”..
Beh, all’inizio non è semplice affatto, fa molto male…ma poi a poco a poco funziona!
Se si dà fiducia al domani, con l’ingenuità dei bambini, e al sorriso di qualcuno, 
alle parole di chi amiamo e al loro amore per noi….
beh, è sicuramente più facile!
Spesso però si è delusi, non si vuole dare una chance al futuro..verissimo, 
 allora diamola al presente.
Al qui e ora, che spesso non sappiamo cogliere, troppo occupati nei ricordi, nei rimpianti, nei rimorsi…o nel progettare un domani senza di essi…nel frattempo, l’oggi ci sfugge con la sua inestimabile ma spesso timida e malcelata ricchezza.
 Innegabilmente, anche i più scettici secondo me converranno, il senso di novità è nell’aria: 
non sappiamo cosa ci riserverà il
nuovo anno, 
sappiamo però cosa ci ha riservato quello appena trascorso.
Io lo ringrazio, perchè in fondo non è stato affatto male…considerando com’era cominciato..
però, poi, ci ho dato un taglio, e non solo ai capelli.
Per
me tagliare i capelli è una decisione molto sofferta….
significa
tagliare qualcosa che sono convinta, anzi certa, mi dia forza…
ma purtroppo non è sempre
così vero, non sempre quel che non vogliamo lasciar scorrere via da noi 
è ciò che
ci nutre di positività.
 I bilanci invece li faccio, e spesso per renderli più concreti basta rispondere alla domanda che ricade puntuale ogni anno: Che facciamo per l’ultimo?
Quando ero piccola subivo le scelte dei miei genitori…ma quando inizai a diventare adolescente ecco che volevo fare mille cose, per rivendicare la mia libertà, il mio diritto di scegliere ed essere.
Feste, abiti neri e scintillanti, esagerazione…per poi avere un senso di nausea per gli anni a venire quasi a rinnegare tutto quel festeggiare, quella voglia di fare baldoria insieme a chiunque fosse al mio fianco, senza selezionare troppo, come invece poi nel tempo ho imparato a fare.
Allora via a capodanni più intimi, romantici, leggendari....un brindisi a due per essere sicuri che i desideri per il nuovo anno fossero gli stessi, e quindi più forti contro il volere del fato.
Quest’anno farò volentieri festa in mezzo a tante persone, per lo più scelte, per lo più amici…perchè alla mia età le persone che vuoi accanto sai bene chi sono, e chi ti ha deluso o fatto del male sta fuori dalla tua vita, per quanto sia stato difficile accettarlo.
La vita è un viaggio avventuroso, magico e speciale, e non bisogna essere troppo carichi per andare avanti…tante cose si devono buttare…soprattutto quelle tossiche, secche, marce, avvelenate….
meglio fare scorta di sorrisi, quelli sì che sanno aprire ogni porta della vita.

Poi, diciamoci la verità.
non la voglio fare semplice,
lo so bene….
io ho dovuto attendere tanti capodanni per ritrovare un senso a tutto…

Vi faccio quindi una domanda diversa da tutte quelle che vi faranno i vostri conoscenti in questi giorni!  
Che fate per il primo?
Sì, il primo giorno della vostra nuova vita 😉
Non datemi e non datevi una risposta subito,
 il vostro primo nuovo giorno può essere sempre, quando lo volete veramente voi…
Vi auguro che non abbiate bisogno di rispondere, perchè siete già contenti così.
A tutti gli altri, e anche a me, auguro di rispondere: tanti sorrisi!
E un brindisi, naturalmente….
perchè dove c’è vino c’è allegria, 
e quindi non poteva mancare in questo ultimo dolce del 2014 🙂 

…a ciò che mi ha fatto soffrire brindo e canto

 Addio, addio e un



bicchiere levato al cielo d’Irlanda e alle nuvole gonfie.



Un nodo alla gola ed un ultimo sguardo alla vecchia Liffey e alle strade del



porto.



Un sorso di birra per le verdi brughiere e un altro ai mocciosi coperti di



fango,



e un brindisi anche agli gnomi a alle fate, 
ai folletti che corrono sulle tue



strade.
(In un giorno di pioggia Modena City Ramblers) 

Ingredienti
ricetta tratta da qui

60 gr di cacao amaro
300 gr di zucchero (per me 280) 
200 gr di burro (per me 180)
150 ml di vino rosso
4 uova
150 gr di farina per torte Molino Rossetto
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale
50 gr di cioccolato fondente

Procedimento
In un pentolino unire vino, cacao,  zucchero e burro.
Cucoere a fuoco basso ed ottenere una crema
tenere da parte 150 g della crema ottenuta, e unire ad una ad una le uova al composto, montando con le fruste.
Unire la farina, il cioccolato spezzettato e il lievito.
Mescolare per bene e versare l’impasto in una tagelia imburrata ed infarinata, per me a cerciera 
Fate cuocere a 170° per 30-40 minuti, dipende dal vostro forno.
Una volta raffreddata versare la glassa tenuta da parte sulla torta e decorare con zuccherini colorati, per me stelline Molino Rossetto…come tanti desideri da realizzare nel cielo della vita 😀
Ps: il sapore del vino non si sente, tranquilli!
La torta è molto soffice, umida e cioccolatosa!
 Ancora auguri cari a tutti voi, cari lettori di Aria in Cucina 😀