12 Gennaio 2016

Le Mantovanine fatte in casa e tirate a mano: nono sono stata un Bravo Babbo Natale

By Aria

Non sono stata un bravo Babbo Natale.
Il gioco più apprezzato dai miei bimbi, tra i tanti doni portati da Babbo Natale è stato…un mazzo di carte piacentine. Abbiamo trascorso le feste a giocare a carte, lunghi tornei di briscola in cui Gioele si è aggiudicato il titolo di campione assoluto.
Niente di male, anzi, questo gioco stimola il calcolo matematico, l’impulso strategico, la memoria, le abilità di coordinarsi con il proprio partner di gioco o la capacità di mettersi in gara da soli, il saper perdere e la sana e gioiosa competitività.
Pensavo a quanto è stato bello scrivere insieme a loro le letterine per Babbo Natale, raggiungerlo quando è arrivato con il sacco pieno di doni per tanti bambini ma..,in tutto questo…
ho sicuramente sbagliato qualcosa.
Si, ho sbagliato qualcosa di importante.

Ho tolto loro i desideri, che sono la molla per continuare a sognare, e di conseguenza impegnarsi per realizzare un traguardo, un obiettivo, qualunque esso sia.
Ho comprato loro i giochi che volevano, li ho fatti passare come magie di Babbo Natale ma….se mi guardo indietro ricordo perfettamente che i giochi più belli, per me, sono stati quelli mai arrivati.
Il Dolce forno in primis, Pisolone, il Grillo Parlante, Gira la moda….
Forse io non l’ho nemmeno mai detto a mia madre quanto li volevo.
Li guardavo alla televisione, li sognavo, erano così reali che mi sembra di averli avuti.
I miei bimbi ricorderanno i giochi che hanno guardato una volta soltanto mentre scartavano la carta euforici…e che poi hanno dimenticato in uno scatolone quasi mai aperto durante l’anno?
Io penso di no. Penso che ricorderanno invece le tante, tantissime partite di briscola fatte la sera prima di andare a dormire…Insieme, tutti e 4 attorno a un tavolo. Strategie, complicità, risate.
Senza dubbio meno costose eppure molto, molto più ricche di sostanza.
E ricorderanno, spero, le giornate passate insieme, a cucinare qualcosa, qualcosa come il pane.
Che lievita piano, che si trasforma, che si cuoce emanando un inebriante profumo
e che poi si gusta tutti assieme, compiaciuti.
E quel che avanza, finisce in una torta.
Ma questa è un’altra storia, che vi racconterò, la prossima volta.
 Non sono stata un Bravo Babbo Natale. 
Ingredienti
400 g di farina 00
100 g di farina 0
4 g di lievito di birra secco
220 g di acqua tiepida
40 g di burro (la ricetta che ho trovato in rete prevedeva lo strutto)
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di miele d’acacia 
Procedimento
Nella planetaria ho unito le farine, il lievito secco, l’acqua tiepida e ho iniziato ad impastare, ho unito poi il miele, il burro morbido, e solo verso la fine il sale.
Impastare per dieci minuti ottenendo un impasto solido, che non sporchi la ciotola, sbatterlo qualche volta su una spianatoia e metterlo a riposare per un’ora (la ricetta che ho trovato qui prevedeva mezz’ora) sotto una ciotola a campana.
Trascorso il tempo la pasta andrebbe divisa in otto pezzetti ed ognuno di essi andrebbe tirato con la sfoliatrice, ma io ho lavorato pezzo per pezzo a mano.
 
Dopo averla tirato con il mattarello, ogni striscia va arrotolata su di se, poi tirata ancora in una striscia piuttosto lunga che a questo punto va arrotolata definitvamente creando questo cilindretto che vedete in foto.
Una volta fatto questo procedimento per tutti gli 8-9 pezzetti ottenuti, metterli a riposare sulla leccarda ricoperta di carta forno e coprire il tutto con un canovaccio.  Io ho lasciato lievitare 40 minuti, nel frattempo ho scaldato molto bene il forno a 240° e prima di infornare ho praticato un taglietto lungo tutto il panino con un coltello molto affilato.
Ho infornato e atteso che diventassero di una colorazione dorata.
Se dopo qualche minuto le mantovanine non si fossero bene aperte, fare velocemente un altro taglio…le mie si sono aperte senza problemi.
 
Ce le siamo gustate un sacco, erano croccanti fuori, 
morbide e sfogliate dentro ed avavno un profumo meraviglioso. 
Non so se siano perfette per chi le conosce bene, io le ho fatte per la prima volta e ne sono rimasta molto soddisfatta.
Assomigliavano tantissimo a quelle che si vendono qui nei forni e 
i miei bimbi ne sono andati ghiotti. Mi hanno fatto tantissimi complimenti! 
Sarebbero piaciute anche a Babbo Natale 😉