11 Agosto 2016

Ghiaccioli di yogurt greco e confettura di ribes nero

By Aria


Lo strascico più importante che mi porto addosso, in seguito alla morte dei miei genitori da piccola, è senza dubbio il terrore dell’abbandono.
Il mio carattere e questa innata paura mi portano a commettere tanti errori nelle relazioni, tra tutti quello di dire sempre le cose che penso, ( a che prezzo!) e di non riuscire ad avare troppa sintonia con chi vive secondo “regole” abbastanza diverse dalle mie. 
E’ certamente un mio limite, me ne rendo conto, ma sono dell’opinione che per essere amici si debbano condividere molte cose. Le persone diverse mi incuriosiscono, ma quando trovo qualcuno di simile a me….posso passarci ore e ore a parlarci e ridere assieme, sentendo nell’aria una sorta di magia, di miracolo.
Ogni volta che vivo una nuova relazione, mi sforzo di non affezionarmi, un pò per la mia innata diffidenza, un pò per la paura di soffrire….ma è inevitabile affezionarsi quando si sente questo feeling.
Cosa succede a voi quando le persone a voi vicine cambiano?
E’ inevitabile, la vita ci cambia ogni giorno, e quello che succede di forte, e spesso inaspettato, scompiglia il nostro ordine e rimette in discussione tutto.
A volte questo vento attraversa una sola persona e quando ci si rincontra si scopre, con sorpresa un pò amara, che si è creata una distanza.
Credo che anche questo sia un mio limite, ma quando sento che non è più come prima non sto più bene nello stesso rapporto. E non riesco a fingere, perchè provo uno strano imbarazzo, una sofferenza interiore che mi fa vedere solo quello che non c’è più…
A quel punto, forse sono io stessa a fare in modo di venire messa da parte, forse sono io che involontariamente scappo via…che tento di resettare tutto-
Non è mai facile gestire i rapporti, soprattutto alla mia età, ma sono del parere che le cose belle dovrebbero essere semplici e quando diventano complicate…ecco, allora forse qualcosa non va.
Ma probabilmente sono io che non sono forte abbastanza, da restare anche quando il vento soffia in direzione contraria, e sono sempre io che per le mie paure mi perdo nuove scoperte. Perchè a volte i cambiamenti fanno bene, soprattutto a noi stessi, ma è così dura affrontarli, mi fanno sentire smarrita.
Guardo mia figlia e penso che per lei è ancora tutto purissimo. 
Nessun amico l’ha delusa, ferita, lasciata.
Ma purtroppo la vita è anche questo: certe relazioni sono come un gelato che sotto il troppo calore del sole si scioglie, o al troppo freddo si indurisce così tanto da non farci più percepirne i sapori….E allora l’unico consiglio possibile è quello di vivere, assaporando ogni attimo…e poi, sarà quel che sarà…a volte si resta insieme, a volte ci si lascia….ma l’insegnamento più prezioso è non portare rancore edessere grati dei bei ricordi di quel pezzo di strada fatto insieme.
Ogni incontro, in realtà, ci ha sicuramente lasciato qualchecosa di buono.
Questi semplicissimi gelati sono proprio così: troppo freddi quando appena si tolgono dal freezer. Perfetti dopo qualche minuto di conoscenza. Intanto potete ammirarne i colori: un bianco candido variegato dal rosso della frutta.
Ho aggiunto qualche mirtillo intero, che al gusto sarà il ritrovamento dei momenti più succosi. Eh si, il gusto….l’acidità dello yogurt bianco, che però è cremosissimo, è equilibrata da una confettura dolcissima che vi farà innamorare.
Ingredienti per 3 gelati
170 g di yogurt greco
qualche mirtillo fresco
 Semplicemente versare in una piccola ciotola lo yogurt, unire la confettura e mescolare non troppo con un cucchiaino, in modo da non uniformare il colore.
Versare il composto nello stampo in silicone, unire con le mani qualche mirtillo facendolo affondare bene, posizionare lo stecchino, richiudere lo stampo e porre in frigo a congelare tutta la notte.
Prima di servire lasciate “scongelare” giusto qualche minuto prima di gustare!

piatto Cosi Tabellini

Quante volte abbiamo corso insieme, per farci graffiare dal vento 
per sentir se ancora c’era, qualcosa dentro…
Quante volte abbiamo pianto, sciogliendoci sotto il sole
come i gelati d’estate che bagnano le parole……
(F. Michielin 25 Febbraio)